Politica
"E allora ditelo se siete putiniani". FdI, Fazzolari sbotta e avvisa la Lega
Il sottosegretario alla presidenza: "Non ci sono alternative, noi stiamo con l'Ucraina. Meloni lo ribadirà in Aula". Senza Berlusconi a fare da cuscinetto...
Fazzolari e l'avviso agli alleati: "Nessun margine di discussione"
Tensioni nella maggioranza, sono diversi i fronti aperti: dal nuovo scenario sulla guerra in Ucraina, dopo il tentativo di golpe di Prighozin al caso Santanchè. Non è piaciuta a FdI la mozione presentata dal leghista Romeo su quella che i salviniani chiamano la "linea vaticana". Perseguire la pace e la mediazione con ogni mezzo. "E allora ditelo, se siete putiniani…". Raccontano che Giovanbattista Fazzolari, alla notizia di un nuovo ordine del giorno della Lega sull’Ucraina sia sbottato. L’episodio - riporta Il Corriere della Sera - ovviamente risale a giorni precedenti alla rivolta della Wagner contro Mosca. Il potente sottosegretario alla presidenza del Consiglio non ha gradito. Probabilmente, ha letto nel documento leghista l’ennesima goccia dello stillicidio di "segnali" che Matteo Salvini e la Lega non si stancano di dare a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia. "Meloni la settimana prossima andrà in Parlamento, diremo che l'interesse nazionale italiano sta nel rispetto delle nostre alleanze internazionali e nella difesa del diritto internazionale, quindi nel sostegno all'Ucraina".
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E' quanto dice Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un passaggio della sua intervista all'AdnKronos, parlando dell'intervento del premier alle Camere di mercoledì 28 giugno, dove verrà fatto il punto anche sulla crisi russa, alla luce delle ultime vicende interne. Fazzolari non vede differenze di posizionamento nei partiti di maggioranza. "Siamo tutti d'accordo sulla linea - assicura - la maggioranza è solida nel sostegno all'Ucraina, anche perché non c'è alternativa a questo. Non è immaginabile uno scenario in cui il governo a guida Meloni cambia posizione sul sostegno a Kiev, non ci sono margini di discussione".