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Esteri
Rivolta Wagner, Cia e Putin sapevano. Mosca: "Da Pechino pieno sostegno"

Il Gruppo Wagner si ferma ma in 24 ore ha esposto la debolezza del potere di Putin

Evgeny Prigozhin, che ha guidato una spettacolare ribellione in Russia, lascerà il Paese per la Bielorussia, mentre l'indagine penale nei suoi confronti sarà archiviata, lo ha annunciato in serata il Cremlino, rallegrandosi dell'accordo raggiunto con il leader dei Wagner "per evitare un bagno di sangue".  Quindici militari dell'esercito russo sono stati uccisi durante l'avanzata verso Mosca dei miliziani della Wagner. Lo riferisce il sito bielorusso indipendente Nexta citando canali Telegram filo-Cremlino.  

Dopo un'intera giornata di insurrezione armata, l'uomo d'affari a capo della milizia di mercanari ha finalmente ordinato ai suoi uomini in marcia verso Mosca di "tornare indietro" e "tornare ai campi", in seguito alla mediazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.    Prigozhin "andrà in Bielorussia", ha annunciato in serata il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, giurando che il capo dei Wagner "aveva la parola del presidente" Vladimir Putin. "Il caso penale contro di lui sarà ritirato", ha aggiunto, e "nessuno perseguiterà" i combattenti che hanno seguito Prigozhin nella sua impresa, "visti i loro meriti sul fronte ucraino".    

"Alcuni di loro, se lo desiderano, firmeranno contratti con il Ministero della Difesa", ha detto Peskov, senza fornire ulteriori dettagli. Il portavoce del Cremlino ha elogiato il ruolo di mediatore svolto da Lukashenko nel risolvere le tensioni che hanno fatto vacillare il potere russo come mai prima d'ora. "Siamo grati al Presidente della Bielorussia per i suoi sforzi diplomatici", ha sottolineato Peskov, riferendosi a una discussione "molto lunga e francamente calorosa" tra i due leader, alleati contro l'Occidente nell'intervento militare russo in Ucraina.    

"La situazione è stata risolta senza nuove vittime, senza aumentare il livello di tensione", ha aggiunto, tra i timori di uno scontro diretto tra le forze di sicurezza russe e i combattenti Wagner diretti a Mosca. Dmitry Peskov ha anche sottolineato che Alexander Lukashenko "conosce personalmente Prigozhin da molto tempo, da più di 20 anni" e che è stata "una sua iniziativa personale" quella di risolvere la situazione.   

Nonostante questa "giornata piuttosto dura, piena di eventi piuttosto tragici", Peskov ha insistito sul fatto che il tentativo di Prigozhin di rovesciare il potere militare non influenzerà "in alcun modo" il corso dell'offensiva russa in Ucraina. "L'operazione militare speciale continua. Le nostre truppe sono riuscite a respingere la controffensiva ucraina", ha dichiarato alla stampa, proprio mentre le truppe di Kiev cercavano di sfondare le difese russe. 

Kiev: "Prigozhin ha umiliato Putin"

Anche se risolta, la vicenda della ribellione rischia di esporre le debolezze del sistema di Putin. Il leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgeny Prigozhin, ha "umiliato Putin" guidando una ribellione con i suoi uomini, lo afferma il consigliere della presidenza ucraina, a seguito di un accordo tra il Cremlino e Wagner, dopo una giornata di insurrezione armata che ha scosso il potere russo. "Prigozhin ha umiliato Putin/Stato e ha dimostrato che in Russia non esiste più il monopolio della violenza legittima", ha ironizzato Mykhailo Podoliak su Twitter. 

Scrive Repubblica: "Temeva le Rivoluzioni colorate nelle Repubbliche satelliti. Ignorava però di stare coltivando la sua nemesi in seno. Evgenij Prigozhin era una sua creatura. Gli doveva tutto. Eppure si è trasformato nel Mostro di Frankenstein che si è ribellato contro il suo artefice. E che ieri gli ha improvvisamente inferto un colpo quasi fatale sotto gli occhi del mondo". Secondo Repubblica, il potere del presidente russo può ora sgretolarsi.

L'intelligence Usa sapeva della rivolta Wagner

L'intelligence americana era a conoscenza del fatto che Wagner stesse pianificando un'insurrezione. Lo scrive Kyiv Independent citando il Washington Post. "Le agenzie di intelligence statunitensi sapevano che il leader del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, stava pianificando una rivolta contro l'establishment militare russo da metà giugno". 

Putin: “La mia giornata inizia e finisce con l’operazione militare speciale”

Vladimir Putin si occupa dell’operazione militare speciale in Ucraina dalla mattina alla sera. Lo ha detto lo stesso presidente russo in un'intervista a Rossiya-1 registrata il 21 giugno scorso, secondo quanto riferito dalle agenzie di Mosca. "Certo, presto attenzione prioritaria", ha risposto alla domanda su quanto tempo dedichi a seguire gli sviluppi dell'operazione, "la giornata inizia e finisce con questo".

Mosca: “Da Pechino sostegno alla leadership russa”

"La Cina ha espresso sostegno agli sforzi della leadership della Federazione Russa per stabilizzare la situazione nel Paese alla luce degli eventi del 24 giugno e ha ribadito il suo interesse per il rafforzamento dell'unità e l'ulteriore prosperità della Russia". Lo afferma il ministero degli Esteri russo in un comunicato pubblicato sul proprio sito, scrive Interfax, dopo che oggi il viceministro russo degli Esteri, Andrei Rudenko, ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang a Pechino. 

Washington Post: “Putin avvisato 24 ore prima sulle intenzioni di Prigozhin”

Vladimir Putin sarebbe stato informato "almeno 24 ore prima" della volontà del capo della Wagner, Evgenij Prigozhin, di mettere in atto un tentativo di ribellione in Russia. Lo riporta il Washington Post citando fonti dell'intelligence americana. Le truppe della Wagner hanno preso il controllo di Rostov e poi hanno iniziato a marciare verso Mosca prima di invertire la rotta in serata.

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