Politica
Elezioni 2018 Centrodestra: i nomi del (possibile) governo di Centrodestra
Elezioni 2018 Centrodestra: primi nomi dell'eventuale esecutivo Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia-Noiconl'Italia/Udc. Molte dobbe, numerosi ritorni...
Elezioni 2018 Centrodestra. Ancora non si sa se il il Centrodestra avrà la maggioranza per governare per iniziano a comporsi i tasselli del possibile esecutivo Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia-Noiconl'Italia/Udc. Per quanto riguarda Forza Italia, in attesa di capire se il premier sarà davvero Antonio Tajani, salgono le quotazioni per due ritorni eccellenti: Mariastella Gelmini all'Istruzione e Renato Brunetta alla Pubblica Amministrazione. Berlusconi punta sull'usa sicuro e infatti un posto in un eventuale governo di Centrodestra dovrebbe esserci anche per l'ex presidente del Senato Renato Schifani. Carlo Cottarelli ha preso tempo ma il corteggiamento dell'ex Cavaliere continua. Anche Mara Carfagna, Nunzia De Girolamo e Michela Vittoria Brambilla sono in corsa per una poltrona. In casa Lega Salvini ha l'imbarazzo della scelta. Il segretario o farà il presidente del Consiglio o - come ha spiegato ai suoi fedelissimi - resterà fuori.
Nel caso di Salvini premier Giancarlo Giorgetti sarà sicuramente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il vice-segretario leghista è in corsa anche per il ministero dell'Economia. Restando in campo economico ci sono altre tre nomi di spicco: Alberto Bagnai, Claudio Borghi Aquilini e Armando Siri. Gianmarco Centinaio, capogruppo uscente al Senato, avrebbe già prenotato la poltrona di ministro del Turismo. Ci sono poi due donne di punta della Lega: la new entry Giulia Bongiorno e la bolognese Lucia Borgonzoni (volto molto noto in tv). Quanto a Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, qualora superasse il 5%, potrebbe ambire alla guida del ministero dell'Interno. Altro dicastero per Fabio Rampelli, difficile un ritorno nell'esecutivo di Ignazio La Russa. Per la quarta gamba, Noiconl'Italia-Udc i nomi che si fanno sono quelli di Raffaele Fitto e di Lorenzo Cesa. Escluso un ritorno di Maurizio Lupi o un ruolo di Flavio Tosi (veto di Salvini). Quanto alla presidenza del Senato in pole position ci sarebbe Roberto Calderoli, leghista di lungo corso e per molti anni vice-presidente proprio a Palazzo Madama.