Politica
Elezioni 2018 Pd candidature caos. Casini insiste per Bologna, rebus Boschi
Elezioni 2018 Pd candidature, tutti vogliono la Toscana...ma non c'è spazio per tutti in Toscana
Elezioni 2018. Il programma "è pronto", le liste "purtroppo ancora no". Matteo Renzi è ancora alle prese con i difficili incastri delle candidature. Parlamentari dem parlano di caos assoluto, "nessuno sa nulla. Non si capisce niente. Colpa di chi ha voluto questa legge elettorale folle", sbotta un deputato dem del Nord. Frenetici sono i contatti anche con le liste che compongono la coalizione, da Insieme a Civica Popolare e +Europa. Gli alleati si dicono "preoccupati" dagli ultimi sondaggi Pd, non proprio incoraggianti, che riducono ulteriormente la fetta dei seggi sicuri.
Dovrebbe spuntarla Pier Ferdinando Casini, che insiste per correre nell'uninominale a Bologna: il collegio del Senato dovrebbe essere suo dopo che l'ipotesi sembrava sfumata. Ancora da risolvere, invece, il 'nodo' Toscana: tanti in fila per alcuni dei pochi posti ancora considerati sicuri (tra questi anche le ministre Lorenzin e Fedeli), tra le proteste di dirigenti e militanti locali che ritengono naturale "giocare in casa". Insistenti anche gli imput che vengono dalle minoranze interne al partito, con Orlando ed Emiliano che chiedono il rispetto delle proporzioni congressuali (e quindi il 20% in quota ai parlamentari di riferimento al Guardasigilli e l'11% per la componente vicina al governatore della Puglia). Entrambi sanno che non potranno essere replicati i numeri di questa legislatura (sono 111 i soli orlandiani tra Camera e Senato), ma non è comunque semplice gestire le "buone motivazioni" di tutti.
MINISTRI SCHIERATI. La squadra di Governo è praticamente "schierata": Gentiloni a Roma1, Padoan a Siena, Minniti a Pesaro, Orlando a La Spezia, Pinotti a Genova, Franceschini a Ferrara, Delrio a Reggio Emilia, Madia a Roma 2, Lotti a Empoli, Martina a Milano e De Vincenti in Campania. Vorrebbe correre nell'uninominale anche Maria Elena Boschi (tra le ipotesi, oltre la Toscana-Firenze, il Trentino), ma non è escluso che alla fine si decida di risparmiarle la corsa in un collegio e lasciarla solo nel proporzionale. Lunedì alle 20, spiega Renzi, "finalmente, saranno presentate le candidature e potremo presentare le nostre idee". Il programma che, ribadisce, "partirà da risultati raggiunti e non farà promesse mirabolanti", potrebbe essere presentato già martedì.