Politica
Elezioni 2022, affluenza alle 12 al 19%, ma al nord... Sondaggisti a rischio
Il calo rispetto al 2018 è di meno di un punto. Il trend (se continua) può rendere obsoleti tutti i sondaggi che indicavano un 40% di indecisi e/o astenuti
Elezioni 2022, affluenza: i primi dati tradiscono le previsioni, sondaggisti e M5S sulle spine
Le elezioni 2022 partono con una grande sorpresa. Come chiaramente indicato dai dati pubblicati da Eligendo, la piattaforma ufficiale del Ministero dell'Interno, l'affluenza è decisamente più alta del previsto. Non ci sono ancora elementi per fare un paragone col definitivo 73% delle elezioni del 2018, che peraltro ebbero l'affluenza più bassa della storia, ma non c'è nemmeno quello scenario di urne semideserte che era stato dipinto dai sondaggisti, almeno fino a quando le loro rilevazioni potevano essere pubblicate.
Alle ore 12.00, ha votato il 19% degli aventi diritto, con un calo inferiore al punto percentuale rispetto alle precedenti politiche (alla stessa ora). Come ricorderete, l'astensionismo record all'ultima tornata di giugno (referendum e regionali) aveva indotto molti analisti a prevedere un aumento esponenziale anche a queste politiche, dato peraltro suffragato da quel 40% di indecisi che fino all'ultima rilevazione utile dichiaravano di non sapere se sarebbero andati a votare ed eventualmente per chi.
Per questo, come può rivelare affaritaliani.it, diversi sondaggisti temono che le loro analisi, sulle quali media e opinione pubblica hanno ampiamente discusso, possano perdere di valore e attualità: quel 40%, rientrando in gioco, potrebbe potenzialmente ribaltare qualunque previsione.
Non solo. Il dato non è omogeneo sul territorio. Mentre al Nord c'è una forte affluenza (testimoniata anche dalle code delle quali molti elettori riferiscono sui social), al Sud c'è un calo più marcato, con la sola eccezione della Sicilia, dove il voto è accorpato a quello per la Regione. Per questo chi contava su buone performance nel Meridione, come il M5S, è altrettanto sulle spine.
Molti hanno giudicato questa campagna elettorale noiosa per contenuti e dall'esito scontato, ma chissà che qualche sorpresa non arrivi dallo scrutinio, visto che il trend sull'affluenza potrebbe tradire le attese. Ma la giornata è ancora lunga e i conti si fanno alla fine. Molti sondaggisti (e leader di partito) lo hanno imparato a loro spese.