Elezioni 4 marzo, Centrodestra: quarta gamba ammessa con riserva
Elezioni 4 marzo, Centrodestra: fuori dai collegi uninominali gli esponenti della quarta gamba che hanno votato la fiducia ai governi del Pd
Elezioni 4 marzo 2017. La quarta gamba del Centrodestra ammessa con riserva nella coalizione, stando almeno alla richiesta congiunta della Lega e di Fratelli d'Italia. In attesa del vertice a tre tra Berlusconi, Salvini, Meloni - che, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, dovrebbe tenersi tra l'8 e il 10 gennaio - il Carroccio e Fdi fanno fronte comune per chiedere che i candidati della quarta gamba nei collegi uninominali vengano scelti soltanto tra coloro che non hanno mai votato la fiducia ai governi del Partito Democratico. Gli altri, come ad esempio Maurizio Lupi e Roberto Formigoni, se vogliono correranno con la loro lista nel proporzionale. Lega e Fratelli d'Italia non possono accettare che nel maggioritario, dove servono i voti di tutti i partiti del Centrodestra, ci siano esponenti che hanno sostenuto Letta, Renzi e Gentiloni.
Sì nei collegi, quindi, a figure come Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa (probabile candidato in Calabria) ma stop a chi proviene da Alternativa Popolare e a Flavio Tosi che, ricordano da Via Bellerio, aveva fatto addirittura campagna elettorale a favore del sì al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. "E' il minimo che possiamo chiedere, visto che ci ritroviamo alleati con chi fino a ieri era amico di Renzi e Gentiloni", afferma un dirigente di Fratelli d'Italia. "Berlusconi non può che accettare la nostra richiesta", gli fa eco un leghista di lungo corso. E comunque, stando ai ragionamenti che fanno Salvini e la Meloni, i collegi uninominali per la quarta gamba non potranno essere più di una trentina (20 alla Camera e 10 al Senato) e dovranno sottrarre posti a Forza Italia visto che a spingere per l'allargamento del Centrodestra è stato proprio Silvio Berlusconi.