Politica

Elezioni 4 marzo, Centrodestra vertice Arcore, coalizione a quattro

Salvini: "Cancellazione della legge Fornero nel programma del centrodestra: missione compiuta"

È durato circa 4 ore il summit dei leader del Centrodestra. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono incontrati ad Arcore a casa di Silvio Berlusconi per fare il punto sul programma in vista delle elezioni del 4 marzo. 

Meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall'Europa, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, riforma della giustizia e giusto processo, realizzazione della flat tax, difesa delle aziende italiane e del Made in Italy, imponente piano di sostegno alla natalità, controllo dell'immigrazione: saranno questi - si legge nel comunicato congiunto diffuso al termine del vertice - i primi passi dell'azione di governo di Centrodestra che uscirà dalle politiche del prossimo 4 marzo.

Salvini ha chiesto e ottenuto dagli alleati l'impegno ufficiale a rivedere "il sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della Legge Fornero", come il leader della Lega rivendica su Twitter.

Tra le priorità anche l'adeguamento delle pensioni minime a mille euro, il codice di difesa dei diritti delle donne e la revisione del sistema istituzionale col principio del federalismo e presidenzialismo.

Ufficializzata la composizione della coalizione a quattro con Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e quarto Polo. Tra le decisioni di oggi anche quella di costituire due delegazioni comuni, che si incontreranno già martedì prossimo,  per definire i dettagli del programma e dei collegi.

Sulle Regionali la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi. Per quanto riguarda la Lombardia, se davvero il presidente Maroni per motivi personali non confermasse la disponibilità alla sua candidatura, verrebbe messo in campo un profilo già comunemente individuato.

Al vertice è stato dato il via libera alla cosiddetta 'quarta gamba' del centrodestra, ma escludendo dalle candidature quei nomi che non sono condivisi da tutti i leader dei tre principali partiti, ovvero coloro che hanno votato la fiducia ai governi Pd. Lo si è appreso da fonti qualificate. In particolare il 'veto' riguarderebbe figure come l'ex leghista Flavio Tosi, l'ex montiano Enrico Zanetti e l'ex Ap Maurizio Lupi. I tre leader si rivedranno "presto" e hanno espresso soddisfazione sulla "piattaforma programmatica". A proposito del programma, i partecipanti si sono dichiarati soddisfatti a proposito della "piattaforma di lavoro ampia" e l'incontro è stato definito "lungo, proficuo e approfondito".