Politica
Comunali 2021, Michetti: "Rifiuti, Ostia, Sgarbi... vi racconto la mia Roma"
Elezioni Comunali Roma 2021, l'intervista a Enrico Michetti
E' tempo di elezioni amministrative a Roma. Il 3 ed il 4 ottobre scenderanno in campo 22 aspiranti sindaci, 39 liste e 1800 candidati tra consiglio municipale e comune. Quattro i papabili per il Campidoglio, secondo i sondaggi. A loro la sfida di conquistare anche il partito degli indecisi per il voto, che oscilla tra il 20 e il 18%., ma che si riduce di giorno in giorno.
Tra i favoriti Enrico Michetti, l'avvocato, amministrativista, candidato di una coalizione di sei, che oltre ai tre partiti (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia-Ud), aggiunge Rinascimento Cambiamo, la lista condotta da Vittorio Sgarbi, già designato come assessore alla cultura in pectore, la Lista civica Michetti ed il Partito liberale europeo, un folto schieramento, ma con una lista in meno del contendente di centro sinistra, il piddino Roberto Gualtieri, ex ministro dell'economia nel governo Conte.
Con Enrico Michetti, partiamo da un immagine, dal sogno.
Qual è per lei la cosa più bella anche se fosse la più difficile da realizzare per Roma?
Roma pulita, sicura ed efficiente, che rinasca secondo le prerogative che l'hanno resa unica al mondo. Promuovere la romanità con la cultura che è insita nella città di Roma, da sempre.
Sviluppo economico. Dopo la desertificazione aggravata dalla pandemia e dai lockdown quali i settori chiave occorre rianimare subito e con quali leve?
Per Roma la leva è il turismo ed i servizi ai cittadini. Tutta la filiera della enogastronomia si deve ricollegare all'archeologia, agli itinerari religiosi, ma tutto va rimesso a sistema con qualità. Dobbiamo rilanciare il grande brand internazionale che è Roma.
Enrico Michetti
Ambiente e vivibilità. Cosa si può fare per la città sostenibile che guarda al futuro?
Una proposta, anche semplice, ma concreta. La manutenzione ordinaria e straordinaria, per partire. La ripiantumazione va favorita, oggi è uno sfascio. La cura del territorio implica progettazione e pianificazione. I pini di Roma sono il nostro arredo, ma vannno curati finchè si può, oggi sono devastati anche dalla Cocciniglia Tartaruga, sono malati, va fatto un tentativo oppure occorrerà sostituirli.
Rifiuti: raccolta e smaltimento. Una parola chiara su questo, rispetto all'oggi. E' tutto da rifare oppure no?
I rifiuti hanno una loro legislazione, che promana dai decreti Ronchi in poi. Abbiamo un piano rifiuti del 2020 che va realizzato, lì c' è già molto. Neanche il piano del 2012 è stato mai realizzato, non si comprende il perchè. Di certo occorrerà investire in Impianti meno impattanti e spingere sulla raccolta differenziata, però, Il sindaco quando si insedia deve realizzare prima i piani approvati. Ci candidiamo a ripulire la città e tireremo fuori dai cassetti quelli già concertati. Per fare gli impianti servono almeno 36 mesi, non si deve perdere tempo. Si resta fermi quando non ci si vuole assumere responsabilità, mentre noi ce le assumeremo.
Per Ostia, lei parla più di rilancio culturale che di sicurezza e legalità, non sono questi temi da centrodestra. Avete invertito i ruoli?
Ostia è il mare di Roma, quel mare va valorizzato. Dovremmo valorizzare tutto il progetto sia del mare che del parco archeologico, compresa la pineta. La ferrovia Roma Lido è fondamentale per questo scopo. se i cittadini mi daranno fiducia, negozierò con la Regione perchè da tratta ferroviaria diventi tratta metropolitana. E' una tratta in grande difficoltà, deve tornare in capo all'Atac con un convoglio ogni tre minuti faciliterebbe anche la giornata del turista tutto l'anno, non solo dei cittadini e viceversa.
Anziani e servizi di comunità. Il PNRR presentato in Europa, in controtendenza con il passato, ha ridisegnato la pratica di una assistenza alla persona anziana a domicilio. Per Roma, che adesione potrà esserci rispetto a questo?
Roma ha una realtà sua, ha una densità che si modula da quartiere a quartiere. In alcuni ci sono solo anziani. Abbiamo pensato anche ad una badante di condominio e a strutturare delle co-housing con supervisione del Comune. poi, vanno realizzati i luoghi aggregativi di prossimità. Gli stessi condomini devono essere rivitalizzati per questo il Campidoglio deve trasferire competenze ai municipi. La rete del volontariato, una buona parola a volte fa la differenza, importante anche la telemedicina. Tutte queste progettualità con la creatività del mondo del welfare troveranno spazio nella casa comunale.
Le abitazioni a Roma vanno ricostruite o riqualificate?
Prima delle abitazioni penserei alla sicurezza dei plessi scolastici. Edificati alla fine degli anni '50 e '60, prima della politica del collaudo. Si sono alternate negli anni tante tipologie. Per questo la statica e la sicurezza delle scuole con la riqualificazione delle periferie sono prioritarie.
Giovani. Quale impegno si sente di assumere oggi verso di loro?
Offrire la sfida anche della formazione universitaria e sbocchi occupazionali, ma anche migliorare la vita quotidiana. I nostri trasporti non sono molto efficienti e non aiutano i giovani. L'edilizia spontanea non ha lasciato molto spazio ai luoghi di aggregazione. Il problema dei giovani però è un problema di lotta alle devianze, per questo lo sport ed i centri sportivi di prossimità potrebbero fare molto. Un' educazione alle famiglie, poi, potrebbe essere favorito anche dalle associazioni.
Con chi si vedrebbe al ballottaggio, chi è il suo vero avversario?
Non parlo degli altri candidati. Il mio avversario oggi è l'astensionismo, dobbiamo far innamorare la gente della Città. Tornare ad essere tempestivi, a partire dai tempi delle risposte della macchina amministrativa, per me questo è l'impegno principale.
Il suo asso nella manica può essere Vittorio Sgarbi?
Io ho un ottimo rapporto con lui. E' effervescente, di grande qualità nel suo settore. Di certo sarà una figura di spicco nel nostro esecutivo.