Elezioni politiche 2018 sondaggi, Centrodestra vicino alla maggioranza
Elezioni politiche 2018, Centrodestra? Più litiga, più sale. Liti usate per prendere voti...
Anche in politica valgono i paradossi. E il paradosso più grande è certamente quello del Centrodestra. Più litiga, più si divide e più guadagna voti. Attualmente la coalizione di Berlusconi, Salvini e la Meloni nei sondaggi oscilla tra il 36 e il 37%, con Forza Italia leggermente davanti alla Lega e Fratelli d'Italia che ormai ha raggiunto quota 5%. E' opinione diffusa tra gli esperti che il 40% sarà sufficiente per avere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Anche perché il M5S non fa alleanze e il Pd sta perdendo consensi a sinistra con la crescita di Liberi e Uguali, perciò il Centrodestra potrebbe conquistare non solo i collegi del Nord e del Sud, ma anche molti nelle ex Regioni rosse (soprattutto nelle zone di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Massa Carrara, Livorno, Lucca, in Umbria e nelle Marche).
Se al 36-37% di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia si aggiunge un ipotetico 5-6% (complessivo) della 'quarta gamba' appena nata (Noi con l'Italia) e della quinta guidata dall'Udc, il gioco è presto fatto. Anche perché è vero che serve superare il 3% per avere seggi nel proporzionale, ma basta ottenere almeno l'1% affinché quei voti non vengano dispersi bensì redistribuiti all'interno della coalizione (diventando quindi utili. Anzi, utilissimi). E sia la quarta che la quinta gamba dovrebbero facilmente superare almeno l'1%. Certo che la campagna elettorale è ancora lunga e tutto può accadere, ma la competizione interna tra Berlusconi e Salvini, tra la Meloni e Salvini (e non solo) sembra portare i frutti sperati.
Tanto che qualcuno nel Pd e nei 5 Stelle comincia a ipotizzare che le diatribe interne al Centrodestra, seppur reali, vengano in qualche modo esasperate ad arte per sfruttare al meglio il famoso motto di bossiana memoria 'marciare divisi per colpire uniti'. D'altronde in Via Bellerio sanno perfettamente che mostrarsi troppo teneri con l'ex Cavaliere fa perdere voti verso i grillini e, allo stesso modo, in casa Forza Italia devono in tutti i modi sottolineare la loro appartenenza al Partito Popolare Europeo rispetto ai 'populisti-lepenisti' del Carroccio. Da qui anche la nascita di due distinte gambe vicine agli azzurri, una liberal e l'altra cattolica. E anche la Meloni e La Russa hanno iniziato a prendere le distanze da Salvini, soprattutto dopo la lite in Sicilia e l'ingresso di Alemanno e Storace nella Lega, per non appiattirsi troppo rischiando di perdere voti, soprattutto al Centro-Sud.