Politica

Elezioni Sicilia, Pd al 15% (o poco più) nei sondaggi. Allarme per Renzi

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Riscossa del M5S? Il Centrodestra spera, ma c'è il nodo Alfano

Allarme Sicilia al Nazareno. Il prossimo 5 novembre le elezioni regionali nell'Isola rischiano di essere davvero un'altra Caporetto per il Pd e per Matteo Renzi, dopo lo schiaffo al referendum costituzionale dello scorso anno e alle Amministrative di giugno. Il leader dem ha cercato invano di convincere Piero Grasso a scendere in campo ma pare proprio che il presidente del Senato non abbia alcuna intenzione a cimentarsi in quella che per molti rischia di essere una mission impossibile.

E così si va verso le primarie con Rosario Crocetta che ha già annunciato di ricandidarsi. Il problema, però, è che a prescindere dal nome in corsa e stando ai sondaggi ufficiosi che circolano sia nel Centrodestra sia nel Centrosinistra il Pd appare in grossa difficoltà sotto il 20% e ormai vicino a quota 15. Anche un candidato unitario di un'eventuale coalizione di Centrosinistra, tutta la costruire, avrebbe pochissime chance di farcela. La Sicilia potrebbe davvero essere la terra del riscatto del Movimento 5 Stelle dopo il flop alle Comunali. Giancarlo Cancelleri, ricandidato dopo la sconfitta del 2012 con la vittoria delle primarie online tra i grillini, sarebbe stabilmente sopra il 30% e alcuni lo danno anche oltre il 35.

Il Centrodestra sembra essere l'unico in grado di competere con i 5 Stelle. Quasi certa la candidatura di Nello Musumeci, come nel 2012, nome sul quale è arrivato anche l'ok di Fratelli d'Italia-An. Forza Italia si attesta intorno al 18%, Fdi al 6-7 e i centristi sono sull'8%. Bisogna vedere che cosa farà Alfano. Alternativa Popolare si spaccherà con una fetta che appoggia il Centrodestra come nelle Regioni del Nord (Lombardia, Veneto e Liguria)? Difficile ipotizzare un accordo di Alfano con il Centrodestra anche perché questa volta dovrebbe esserci anche Matteo Salvini che starebbe studiando per la prima volta del Carroccio in Sicilia di presentarsi con una lista sovranista, al fianco di Musumeci, con due ipotesi per il nome e il simbolo: o l'ormai classica (per il Centro-Sud) NoiConSalvini o una Lega Sicilia sulla scia di quanto fatto l'anno scorso per le Comunali a Roma. Fatto sta che la convicenza Alfano-Salvini è praticamente impossibile.

Il Centrodestra, se unito, potrebbe attestarsi intorno al 30% e, visto l'alto numero di indecisi e la probabile astensione, potrebbe anche, in teoria, dare del filo da torcere ai 5 Stelle. A sinistra molti si augurano che la probabile scoppola per il Pd convinca Renzi a dire sì ad una riforma elettorale che inserisca il premio di maggioranza alla coalizione anche per il Parlamento nazionale.