Emiliano oppositore unico ma la Puglia batte in testa
Michele Emiliano è impegnato a Roma nei giochi precongressuali del Pd. Ma la Puglia ha tanti problemi e non può attendere. Quanto durerà questa paralisi?
Di Angelo Maria Perrino
E alla fine Michele Emiliano è, con Matteo Renzi, il vincitore di questa mano nella lunga guerra intestina tra correnti Pd. Renzi vince perché si libera in un colpo di un bel mucchio di oppositori da D'Alema a Bersani, da Rossi a Speranza, con relativi seguiti e truppe.
Emiliano vincitore perché, dopo essersi alleato con gli altri oppositori stimolandone la vis polemica e infine la rottura e l'uscita dal Partito, con una inversione a U li ha mollati e ha deciso di restare nel partito e correre da solo, liberandosi di molti concorrenti e divenendo di fatto l'anti-Renzi.
Non male no? Anche se il tutto ha comportato più di una giravolta e qualche accusa di incoerenza e scorrettezza, ma, come insegnava Machiavelli, il fine giustifica i mezzi. E come diceva Groucho Marx: "Questi sono i nostri valori, ma se non li condividete... ne abbiamo altri".
Auguri al governatore di Puglia, dunque, che gratifica le sue ambizioni e si apre così spazi per una carriera politica nazionale.
Peccato però che proprio oggi in Puglia si dovevano definire in consiglio regionale le iniziative contro la Xylella, che dal basso Salento sale pericolosamente verso il Nord minacciando gli ulivi della Valle d'Itria, senza che la Regione abbia finora fatto nulla. Ma l'incontro è saltato proprio per l'assenza di Emiliano, impegnato a Roma nei giochi precongressuali.
Quanto durerà questa paralisi? La Puglia ha tanti problemi e non può attendere.