Enea, scatta la protesta contro la Guidi: "Non vuole vertici autorevoli"
“Da mesi insieme alla Comunità scientifica interna e a tutte le Organizzazioni sindacali chiediamo che il presidente dell’Enea venga scelto tra una rosa di candidati autorevoli nel mondo della ricerca ma, purtroppo, la ministra Guidi è rimasta sorda alle nostre richieste”. Lo dichiara Marcello Iacovelli della segreteria nazionale UIL RUA che aggiunge: “Questa settimana potrebbe chiudersi l’iter relativo alla nomina se le Commissioni Camera e Senato ratificheranno il decreto che la ministra gli trasmesso il 9 marzo”.
“Se poi le voci che circolano in ambienti ministeriali e che indicano come unici consiglieri del CdA dell’ENEA Carlo Stagnaro e Gaia Checcucci fossero confermati avremmo la conferma di una preoccupante ingerenza della politica su un Ente di ricerca fondamentale per il nostro Paese”. Aggiunge Sonia Ostrica, Segretario generale della categoria, che ricorda: “Proprio nel momento in cui in ENEA sarebbe necessaria un’opera di pacificazione dopo la rottura delle relazioni sindacali cui hanno fatto seguito tre mesi di agitazione del personale, avere un CdA privo di un adeguato curriculum scientifico e con tre membri che vengono dalla politica alla quale, chi più e chi meno, ha dedicato l’ultimo decennio, non solo sarebbe grave ma sarebbe un errore imperdonabile nel momento in cui sarebbe necessario un rilancio”.
“L’Enea ha diritto ad essere trattato come un Ente di ricerca e, quindi, ad essere amministrato da vertici adeguati - concludono i sindacalisti della UIL Ricerca Università Afam -. Purtroppo i nomi che circolano per il il prossimo CdA sembrano non avere questi requisiti: per questo ci auguriamo che il governo rinsavisca e scelga per l’Enea una leadership di assoluto spessore e in grado di affrontare le grandi sfide che attendono il secondo Ente di ricerca nazionale”.