Estella Marino era senza un progetto
Il disastro ambientale di Estella Marino
Estella Marino è stata l’assessora Pd all’ambiente del comune di Roma prima della Muraro nella giunta di Ignazio Marino.
Un posto che evidentemente porta sfiga.
Infatti la Marino, eletta dicono i ben informati, con un grande numero di preferenze solo perché aveva lo stesso cognome del Sindaco Ignazio, è stata un amministratore incolore che ha accentuato il disagio dei romani sui rifiuti con una gestione demagogica e ideologizzata.
Estella Marino, inoltre, si è poi rappresentata come “colei che aveva chiuso Malagrotta”.
Facile farlo se non si è poi pensato a rimpiazzarla o funzionalmente (e cioè con un efficace ciclo dei rifiuti) o fisicamente con una nuova discarica che pudicamente si chiama “di servizio”.
Nel frattempo il Comune è costretto a mandare la monnezza all’estero dove sono più furbi di noi e ci tirano pure fuori i soldi.
Invece la Marino chiuse Malagrotta ben sapendo che avrebbe mandato in tilt il sistema se non avesse provveduto a rimpiazzarla ma non poteva farlo per le proteste popolari, come i suoi predecessori.
Ma si sa, la politica è lo spazio dell’agire breve il più delle volte per un tornaconto di visibilità personale e non per un progetto futuro.
Sta di fatto che ora l’eredità della “reginetta delle discariche” è piombata tutta addosso alla Raggi che si è resa conto che senza discarica di servizio sta nei guai e deve pagare pure un sacco di soldi per il trasporto estero.