Etruria, Carrai "Mia mail a Ghizzoni era lecita, Renzi non sapeva"
Banca Etruria, Marco Carrai: "Sollecitai Ghizzoni su Etruria? Domandare è lecito. E Renzi non sapeva"»
"E' il mio lavoro", "domandare e' lecito" e "Renzi non sapeva nulla": cosi' l'imprenditore Marco Carrai ha spiegato in un'intervista al Corriere della Sera il senso della mail che invio' all'allora a.d. di Unicredit, Federico Ghizzoni, per sollecitare informazioni sul dossier Banca Etruria.
"Io non sono un politico, non appartengo a nessun partito e non mi cibo di questi banchetti mediatici", ha detto Carrai, "se in quella banca c'era il padre della Boschi a me non interessava e tuttora interessa niente. Io, ora come all'epoca, ero ambasciator privato. Tanto che, infatti, Renzi non sapeva nulla".
"Poi non ho mai detto che fossi consulente di una banca terza, bensi' ho parlato di un mio cliente", ha insistito l'imprenditore fiorentino, "non mi occupavo di Etruria, ma della Banca Federico del Vecchio, controllata da Etruria. Il mio cliente, che stava lavorando sul dossier della Federico del Vecchio, era interessato a sapere se Unicredit chiudesse o meno su Etruria. Il suo legittimo interesse era sapere chi fosse il futuro proprietario della banca. Domandare e' lecito. Ghizzoni, che stimo molto, come lui stesso ha detto mi conosce per questo, per essere un consulente privato e non come interlocutore del governo".
Carrai, che siede nel Cda della Fondazione Open, ha assicurato di non aver mai parlato con Matteo Renzi di Banca Etruria, dalla quale non gli sono "mai arrivati finanziamenti".