Politica

Extraprofitti banche, Meloni: "Con i soldi aiuti alle famiglie in difficoltà"

di redazione politica

La premier difende il decreto appena approvato con una diretta social

Extraprofitti, la Meloni commenta la "stangata" alle banche in diretta su Facebook

“Extraprofitti? Abbiamo tassato un margine ingiusto a vantaggio delle banche. Ora aiuteremo famiglie e imprese”. Giorgia Meloni, mentre si consuma un duro braccio di ferro tra governo e istituti di credito, scende in campo in prima persona con una diretta video sui social per difendere il decreto con cui il governo intende recuperare risorse ingenti per la spesa sociale.

Nella sua diretta su Facebook, denominata da tempo "Gli appunti di Giorgia", la premier spiega le motivazioni dietro il nuovo decreto sugli extraprofitti degli istituti bancari: "In questa situazione difficile è fondamentale che il sistema bancario si comporti in modo il più possibile corretto. Stiamo registrando utili record e abbiamo deciso di intervenire introducendo una tassazione del 40% sulla differenza ingiusta del margine di interesse. Una tassazione che è non una tassa su un margine legittimo, ma una tassa su un margine, appunto, ingiusto. Le risorse che arriveranno dalla tassazione dei margini ingiusti delle banche andranno a finanziare le misure a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno vivendo un momento di difficoltà per l’alto costo del denaro".

Rdc, Meloni: "Nessuna revoca a disabili, fragili e over 60"

La presidente del Consiglio, come riporta il Corriere, interviene poi sul nodo più infuocato: "Si è detto che la revoca del reddito di cittadinanza è avvenuta dal giorno all’altro, un fulmine a ciel sereno: è falso. Non solo quello che è stato fatto è scritto nel programma del centrodestra", ma "è inserito nella legge di bilancio varata a dicembre e tutti ne erano a conoscenza".

Ribandendo che la misura di sostegno economico rimarrà in essere per disabili, categorie fragili e over 60, Meloni ribadisce poi che il governo non intende tornare sui suoi passi sul reddito di cittadinanza, perché vuole passare al “reddito di occupazione”, cioè che si ottiene grazie al lavoro, sottolineando che le stime di chi avrebbe perso il reddito erano di 300mila persone e invece lo hanno perso in 112mila. 

"Ragionevolmente — osserva — significa che hanno già cominciato a lavorare perché sapevano che ad un certo punto non avrebbero più potuto contare sul reddito e si sono rimboccate le maniche e hanno cominciato a cercare un lavoro che hanno trovato".