Politica
FdI, la nomina di Arianna Meloni riaccende le tensioni: i "rampelliani" chiedono il congresso
I Gabbiani (corrente di FdI che fa capo a Fabio Rampelli) tagliati fuori dal cerchio magico dopo la nomina di Arianna Meloni a capo della segreteria del partito
Secondo Milani "fa bene a tutte le forze politiche avere un confronto interno. Il partito - osserva - sta crescendo, Fdi è fatto di tante anime che si sono fuse al suo interno: c'è una destra sociale, una destra conservatrice e una più innovatrice. Abbiamo esperienze cattoliche molto importanti. Esistono tante anime e il merito di Meloni finora è stato quello di aver tenuto unite queste anime nel partito: dal democristiano Rotondi al super liberista Tremonti, in molti hanno trovato casa in Fdi". Una casa diventata molto grande, per cui, a detta dei 'rampelliani', "si rende ormai necessario un momento di confronto interno".
"Tipicamente i momenti di confronto sono i congressi. Il 2024 - conclude Milani - può essere il momento buono per celebrarlo, in vista delle Europee". Di fronte all'ipotesi congresso i vertici di FdI hanno risposto finora con una scrollata di spalle. "Non è una priorità", ha sentenziato a inizio luglio Giovanni Donzelli, confermato responsabile organizzazione di FdI nel nuovo giro di nomine che ha visto, tra le altre cose, la promozione di Francesco Filini a responsabile del programma di FdI e di Sara Kelany alla guida del dipartimento immigrazione. Sul fronte governo, invece, al sottosegretario Giovanbattista Fazzolari sarà affidato il compito di facilitare i rapporti tra l'esecutivo e Via della Scrofa, nonché con la pattuglia di parlamentari Fdi.
di Antonio Atte-Adnkronos