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FdI, Mollicone su maternità surrogata: “È un reato più grave della pedofilia"

di redazione politica

Il presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI a Omnibus su La7 rincara le parole di Rampelli e Roccella

Maternità surrogata, Mollicone (FdI): “È un reato più grave della pedofilia”

Non ha usato mezzi termini Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI, intervenendo sul tema della maternità surrogata a "Omnibus" su La7. Commentando un’intervista dell’ex senatore Pillon ha dichiarato: “È un reato grave, più grave della pedofilia. Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa”.  

Parole forti su cui è scoppiata subito una violenta polemica, e che seguono quelle pronunciate dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e dalla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. “Con la pratica dell’utero in affitto, altro che maternità surrogata, si compie una mercificazione della vita umana. Non c’entra niente il diritto di avere dei bambini, in questo caso ci sono cliniche dove si va e a seconda delle possibilità economiche hai un figlio o un altro, è una compravendita di genetica, una forma di razzismo”.

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Mollicone (FdI): “La maternità surroga è più grave della pedofilia”. Poi fa marcia indietro

Poco dopo averle pronunciate, tuttavia, il presidente Mollicone ha fatto marcia indietro, spiegando che il suo pensiero è stato distorto: "In Italia la maternità surrogata è un reato e deve diventare un reato universale, da perseguire in tutto il mondo, in quanto comprare una vita umana è comunque un reato etico e morale gravissimo. È una valutazione morale e non giuridica, come spiegato subito. Dal punto di vista giuridico sono reati ben diversi e la pedofilia è gravissima".