Festa dell'Unità, il più grande capolavoro di Renzi: l'ha distrutta
Alla Festa dell'Unità nazionale di Imola è il deserto: sedie vuote e piadine invendute
Tra alti e bassi, vittorie e crisi, che il partito si chiamasse Pci, Pds, Ds o Pd, la festa dell’Unità è sempre rimasta una certezza: stand pieni e fiumi di soldi arrivavano comunque ogni anno. Ora dopo il fallimento del giornale L’Unità si avvia l’inesorabile declino anche della festa. A Lungofiume di Imola si tiene quella nazionale ed è un deserto. A capo del Pd sono rimasti solo ex democristiani: Matteo Renzi, Dario Franceschini, Maria Elena Boschi (ricordate la sua esaltazione di Amintore Fanfani?), Lorenzo Guerini.
Siamo a Imola, quella che in gergo si chiama Coop Valley, la terra del ministro del lavoro Giuliano Poletti e nella regione da cui provengono quattro ministri del governo. Tutto è tirato a lucido tra maxischermi, sedie a profusione e cucine roventi pronte a sfornare piadine e tortellini. Si parte sabato 9 settembre con ospite d’eccezione il ministro Maurizio Martina ed è il vuoto. Si ripete il 10 con Anna Finocchiaro e Dario Franceschini: altro flop. Dovevano partecipare anche il conduttore Pif e il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato che non si sono materializzati. Gli organizzatori si sono giustificati con la pioggia che è caduta in entrambe le giornate. Ma l’11 e il 12 con i ministri Marianna Madia, Gianluca Galletti e il capo delle cooperative Mauro Lusetti il deserto è palpabile, eppure non piove ma non c’è pubblico. Alla festa dei «compagni» neanche i grilli e le cicale si sono presentati. Forse perché non è più la festa dei «compagni» ma dei democristiani.
Renzi oggi ha il marchio del Pd e della festa dell’Unità ma erano gli scissionisti di Mdp, i bersaniani, i dalemiani e tutte le varie correnti di ex comunisti a muovere i fili. Se a Bersani e D’Alema, con i loro uomini, è andata male a Renzi è andata peggio: ha realizzato un disastro storico mai riuscito a sinistra. A Imola si sta celebrando la consacrazione della fine di un mondo: la commemorazione di un morto.
E se pure parla il capo delle coop, Mauro Lusetti, e nessuno si presenta un motivo ci sarà. Perché Jomla (in dialetto per gli imolesi) è la terra dove sono concentrate più cooperative in Italia. Qui il lavoro non è mai mancato. Su circa 113 mila abitanti della provincia almeno 70 mila sono iscritti ad una coop. Tutto si fa in cooperativa, anche i funerali con le agenzie mortuarie coop. Dopo il sogno americano questo era il «sogno comunista» emiliano.
Anche in seguito ai fallimenti dei colossi imolesi Coop 3 Elle e Coop Cesi che hanno fatto perdere il lavoro a migliaia di persone e sperperato i risparmi dei libretti (il prestito sociale dei soci) non basta più sventolare bandiera rossa per fare accorrere i «compagni».
«Vedere i politici Pd e delle coop servire tortellini alla festa dell’Unità per salvare i poveri contro la crisi è solo masturbazione», dice lapidario Giampietro Mondini, «Ed io sono contrario alla masturbazione. E non per motivi religiosi. Adesso fanno volontariato! Ma hanno fatto di tutto per far finire il lavoro». Mondini, ex capo di Coop ceramica di Imola, è uno dei pochi cooperatori illuminati, tenuto fuori dai giochi ma che ha creato centinaia di posti di lavoro e reso Imola famosa nel mondo per la ceramica.
Ciliegina sulla torta: la festa è ubicata nei pressi dell’Autodromo di Imola. Questo che dopo aver perso la partecipazione ai mondiali di Formula1 è ancora più attivo che in passato. Tutto per la felicità degli abitanti. Si corre a tutte le ore con gare di auto, moto e iniziative di ogni genere. Da cui le proteste degli imolesi che non ne possono più di vivere tra rumori assordanti. Ma ogni esposto e critica sembra vana perché non cambia la situazione. Cambia per la festa dell’Unità 2017 per permettere di ascoltare le voci dei ministri e dei leader Pd, infatti si è ridotta drasticamente ogni attività dell’Autodromo. Peccato che alla festa non ci sia andato nessuno.
In attesa del comizio finale del segretario Renzi bisognerà trovare un modo per riempire la sala dell’Auditorium. Sono aperte le selezioni per le comparse.