Politica
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Per votare ancora Von der Leyen presidente della Commissione? O Metsola?
"Von der Leyen è espressione di una maggioranza che noi speriamo di archiviare, se ci riusciremo immagino non potrà essere lei a guidare questa nuova stagione. È presto per il toto-nomi, che peraltro di solito serve a bruciare le candidature credibili. Come sarebbe quella della Metsola, che è una donna in gamba, un’amica dell’Italia e che abbiamo contribuito ad eleggere Presidente dell’Europarlamento. Ma è davvero troppo presto".
E se i numeri non dovessero bastare? C’è la possibilità di aprire questa alleanza ai liberali di Macron?
"Gli elettori come sempre saranno sovrani. La mia idea è quella di un blocco centrale Conservatori-Popolari capace di aprirsi sia a destra che al centro, a partire da battaglie specifiche. Già oggi, su alcuni temi, certe delegazioni del gruppo liberale votano con noi. Quanto a Macron, è difficile dirlo: i rapporti tra Francia e Italia sono come sempre vivaci e lui stesso ha un partito in cui convivono ex socialisti ed ex gollisti, gente di centrodestra e gente di sinistra. Per il momento mi accontenterei che i suoi sottoposti non facessero la campagna elettorale francese parlando - spesso a sproposito - del governo italiano. Portiamo rispetto e pretendiamo rispetto.