Politica
Fidanza (FdI): "Nel Ppe molti vogliono mollare la sinistra". Intervista
L'uomo forte di Giorgia Meloni ad Affari: "Governo Ue con i Conservatori, dentro anche la Lega"
Ma a che punto sono veramente le trattative tra voi e i Popolari? In queste ore a Bruxelles non mancano gli elementi di frizione su temi caldi come Polonia e Ungheria…
"Non ci sono trattative, c’è un dialogo costante sui temi che ci vede sempre più spesso votare insieme. Molti nel Ppe hanno capito che, anche a casa loro, se stanno in scia alla sinistra la gente non li vota più; non a caso vincono quando si pongono in netta alternativa ai progressisti. Con l’Ungheria c’è un accanimento francamente ingiustificato: Budapest ha soddisfatto tutte le condizioni poste dalla Commissione Ue per sbloccare i fondi del PNRR ungherese; ciò nonostante i partiti di opposizione dicono che questi soldi non devono essere versati. Come noto, l’Italia non ha la stessa posizione dell’Ungheria sulla guerra in Ucraina, ma le regole devono essere rispettate da tutti e non possono cambiare ogni giorno".
L’intesa Ppe-ECR naufragherà sulla Polonia?
"La Polonia è un caso diverso, perché lì i nostri colleghi Conservatori e l’ex Presidente del PPE Tusk sono rivali alle prossime elezioni di ottobre. Il dibattito sulla Polonia sarà quindi ancora più inquinato dalla campagna elettorale. Ora un vasto schieramento che va dai popolari ai comunisti si lamenta perché è stata varata una commissione parlamentare sulle interferenze russe nella politica polacca. Temono possano emergere antiche solidarietà tra Tusk e i russi, danneggiandoli in campagna elettorale. Ma io penso: “male non fare, paura non avere”… Se non hanno aiutato i russi, di cosa hanno paura? Comunque mi auguro che il governo polacco attuale venga riconfermato e che il giorno dopo si possa continuare a lavorare con i Popolari per mandare a casa la sinistra anche in Europa. Giorgia Meloni sarà la chiave per realizzare questo progetto e questo porterà anche l’Italia ad accrescere il suo ruolo a Bruxelles".