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Fondi Lega: Procura, con ok Riesame subito sequestro

Conti Lega, slitta sentenza Tribunale Riesame? Blitz dei legali del Carroccio


"La procura, nel caso in cui il tribunale del Riesame dovesse accogliere la decisione della Cassazione chiedera' l'immediato sequestro dei fondi". Lo afferma il procuratore capo Francesco Cozzi a proposito dell'udienza sul sequestro delle somme alla Lega per risarcire lo Stato dopo la condanna per truffa di Bossi e Belsito per i rimborsi elettorali non dovuti tra il 2008 e il 2010, stimati in 49 milioni. Al momento, secondo la memoria presentata dai difensori del Carroccio, nelle casse del partito ci sono 5.518 mila euro.

Conti Lega, slitta sentenza Tribunale Riesame? Blitz dei legali del Carroccio

L'attesissima sentenza del Tribunale del Riesame sui conti della Lega che, come ha paventato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, potrebbe decretare la "fine" del Carroccio come finora l'abbiamo conosciuto potrebbe slittare.

Già, perché con un bitz a sorpresa, gli avvocati leghisti guidati dal legale Giovanni Ponti hanno presentato stamani ai giudici nuovi documenti di estrema rilevanza sul caso.

"Abbiamo depositato una consulenza tecnica" dichiara l'avvocato, "con la quale viene dimostrato che i soldi che la Lega ha in cassa in questo momento sono tutti contributi degli eletti, donazioni degli elettori e del due per mille della dichiarazione dei redditi. Quindi sono somme non solo lecite, ma che hanno anche una finalità costituzionale perché consentono al partito di svolgere la propria attività e perseguire le finalità democratiche del Paese".

E prosegue: "Dire che sono profitto del reato è un non senso giuridico, dopodichè ci rimettiamo alla decisione del tribunale".

Scopo del legale del Carroccio è quello di evidenziare, sottolineare e provare per l'appunto che i fondi oggi presenti nelle casse della Lega non provengono dai vecchi finanziamenti pubblici, bensì dagli introiti incamerati per l'appunto grazie ai nuovi finanziatori di cui sopra. Non solo il tutto - secondo gli avvocati - sarebbe legale, insomma, ma addirittura sancito dalla Costituzione.