Politica

Fondi russi alla Lega altro che scoop: "Così l'Espresso ha costruito la trama"

di redazione politica

L’autore dei pezzi sui presunti rubli al Carroccio e l’uomo che partecipò alla trattativa con i moscoviti e la registrò erano amici da tempo

Lega, caso Metropol: i messaggi e le foto su Whatsapp smascherano il finto scoop de L'Espresso

Anche alcune foto su Whatsapp che ritraggono i luoghi della trattativa sono state scattate proprio da Meranda. E poi pubblicate su L’Espresso. Le Fiamme gialle hanno trovato anche tre chiamate Whatsapp nel luglio 2019. "Le ultime due, dell’11 luglio 2019, ricadono in un momento essenziale per lo sviluppo delle indagini" puntualizzano i finanzieri. E infatti il giorno prima, il 10 luglio, il sito americano di news online Buzzfeed aveva pubblicato stralci dell’audio del Metropol. Durante un interrogatorio con gli investigatori uno dei giornalisti dice che la fonte aveva detto loro di non pubblicare l’audio.

Ricapitoliamo – conclude ancora La Veritàun avvocato in missione e un giornalista diventano “cari amici”. Il primo, molto trasversale nelle conoscenze, aveva contribuito alla nascita (nel gennaio 2018) di un comitato per Salvini premier dentro il suo studio, premurandosi di non apparire nell’organigramma. Poi, con un bancario politicamente vicino alla Margherita, aveva deciso di diventare un procacciatore di finanziamenti illeciti per la lega. E mentre trafficava in questo modo raccoglieva materiale che sarebbe stato divulgati nei mesi successivi sul giornale dell’“amico” giornalista, una testata nemica del Carroccio. A quanto pare Meranda si era raccomandato di non rendere pubblico l’audio del Metropol.

Quando esplode il caso, Salvini non sono non perde consensi, ma stravince le Europee. E allora cosa fano i giornalisti? Portano la registrazione del loro “agente provocatore” in Procura, e dopo che è stato depositato in tribunale il file finisce su un canale di news statunitense, firmata da un italiano. Forse è l’unico modo per far circolare la notizia a livello internazionale, mantenendo almeno apparentemente la parola data a Meranda.