Politica
Forza Italia e Fdi salvano Salvini? M5S-Pd rispondono con la cannabis
Con la Diciotti nasce l'Italia dalle maggioranze variabili
Comunque andrà a finire il caso Diciotti e la richiesta di processare il ministro dell'Interno Matteo Salvini rischia di stravolgere il quadro politico a poche settimane dalle cruciali elezioni europee del 26 maggio. Quasi certamente, se si arrivasse al voto in aula a Palazzo Madama, il soccorso di Forza Italia e di Fratelli d'Italia risulterebbe determinante per salvare il leader della Lega viste le defezioni, scontate, nei 5 Stelle dei non pochi senatori vicini a Roberto Fico e ad Alessandro Di Battista. Di fatto, quindi, nascerebbe una sorta di nuova maggioranza composta dalla Lega, dalla fetta probabilmente preponderante del M5S, quella che fa capo al vicepremier Luigi Di Maio, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Uno scenario inedito che potrebbe avere forti ripercussioni soprattutto a livello parlamentare. Anche perché si aprirebbe un quadro di maggioranze variabili che potrebbero modificarsi di volta in volta in base ai temi all'ordine del giorno. Al di là della fiducia al governo, che inevitabilmente ricompatta l'alleanza tra i 5 Stelle e la Lega, Salvini, preso atto che sul suo caso personale sono risultati indispensabili i voti degli altri due partiti del Centrodestra, formalmente all'opposizione, potrebbe utilizzare quanto accaduto sulla Diciotti per chiedere e facilmente ottenere una sponda a Forza Italia e soprattutto a Fratelli d'Italia sui provvedimenti che erano nel programma elettorale del Centrodestra e sui quali è quasi scontato che ci saranno altre defezioni, soprattutto al Senato, da parte dei grillini.
Primo fra tutti la riforma della pensioni (quota 100) ma soprattutto la legittima difesa che crea molti mal di pancia nel Movimento 5 Stelle, esattamente come è accaduto sul Decreto Sicurezza. Senza dimenticare l'attuazione dell'accordo con le tre Regioni del Nord (Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) per l'attribuzione di maggiori competenze agli enti locali. La Meloni e Berlusconi da un lato non potrebbero che assecondare misure e riforma di Centrodestra e portate avanti dalla Lega, dall'altro, politicamente, utilizzerebbero l'occasione per spaccare la maggioranza di governo rendendo esplicito il soccorso in particolare a Palazzo Madama.
Attenzione, però, perché il discorso vale anche per il Movimento 5 Stelle. La proposta avanzata qualche settimana fa da Luigi Di Maio sulla legalizzazione della cannabis, che è stata fortemente osteggiata dalla Lega e poi bocciata senza appello da Salvini in persone, potrebbe facilmente trovare l'appoggio in Parlamento del Partito Democratico e di Liberi e Uguali (che sono maggioranza sia alla Camera sia al Senato). Non solo. Anche una fetta, seppur minoritaria, di Forza Italia (area liberal) potrebbe essere sensibile su temi sociali cari ai 5 Stelle. Ed ecco che la Diciotti potrebbe ribaltare il quadro politico. Una sorta di liberi tutti con maggioranze variabili che cambiano caso per caso. Sempre che le Europee non terremotino il governo.