Politica

Forza Italia, Tajani acclamato segretario. Sullo sfondo l'ombra dei Berlusconi

essun voto contrario per il vicepremier che dice di aver ricevuto da Marina e Pier Silvio Berlusconi il primo messaggio di auguri. Ma Paolo apre alla politica

Tajani eletto segretario, ma dopo le Europee non è esclusa la discesa in campo di Marina o Pier Silvio

Il congresso di Forza Italia ha eletto per acclamazione Antonio Tajani segretario nazionale del partito. La platea dei circa 1300 delegati ha votato all'unanimità per alzata di 'cartellino', nessuno voto contrario e nessun astenuto. Dopo la proclamazione in platea è comparso lo striscione 'Tajani un leader popolare'.

"Grazie per la fiducia che mi avete concesso e per l'entusiasmo" di questi due giorni. Così Antonio Tajani rivolgendosi ai delegati azzurri, dopo essere stato acclamato segretario di FI. "Il primo messaggio di congratulazioni che mi è arrivato è quello di Marina e Pier Silvio Berlusconi", ha raccontato ai delegati il neo segretario. "Inviano a tutti quanti voi un augurio di buon lavoro anche in vista delle prossime elezioni europee", ha aggiunto. "La famiglia Berlusconi continua a seguire con affetto, nel rispetto dei ruoli, la più bella creatura, secondo noi, di Silvio Berlusconi, che è Forza Italia".

"Voglio ringraziare mia moglie e i miei figli, a loro devo tutto. La famiglia è sacra, non solo quella politica...". Così Antonio Tajani, dopo essere stato acclamato segretario al congresso di FI. "Mi sento una grande responsabilità sulle spalle. Non sarò mai Maradona" come è stato Silvio Berlusconi "ma ce la metterò tutto. Cercherò di far sì che questo movimento coinvolga un gran numero di persone. Coinvolgerò gli amministratori locali", ha sottolineato, "rispetterò in maniera scrupolosa le regole del nostro movimento politico".

Secondo Repubblica, però, sul nuovo corso pesa il silenzio dei Berlusconi e ci sarebbe "l'ombra della discesa in campo di Marina o Pier Silvio". Scrive Repubblica che al congresso non c'era nemmeno Marta Fascina, oltre ai due fratelli, L'unico apparso è stato Paolo, che "però non ha negato la possibilità che uno dei discendenti di Silvio, prima o poi, scenda in campo: «Ce lo dirà solo il futuro». E le speculazioni si sprecano da mesi: chi dice Pier Silvio, chi Marina (che ha sempre negato). Chi Luigi. Si vedrà. La famiglia comunque non ha interesse, adesso, a sconfessare Tajani. Si limita a non incensarlo. Il vicepremier e ministro degli Esteri avrà agibilità politica fino alle Europee. Si giocherà la sua partita", conclude Repubblica. "Se poi riuscirà nell’obiettivo, dichiarato, di scavallare il 10%, chissà, potrebbe anche restare in sella".