A- A+
Politica
Giambruno "beccato" si è vendicato: l'ipotesi sul fuori onda malandrino

Giambruno: alcuni punti oscuri. Non è che il giornalista era d’accordo con “Striscia”? La vittima sarebbe Giorgia

La vicenda di Andrea Giambruno è ormai di rilevanza internazionale e ben nota a tutti. Tra i vari punti oscuri ce ne è però uno che non è stato ancora adeguatamente analizzato. Andrea Giambruno ha avuto in quest’anno che abbiamo imparato a conoscerlo, un comportamento strano, diciamo cossighiano.

Infatti dapprima ha taciuto per mesi. Non una parola usciva dalla sua bocca. Era irreprensibile. Algido ed inattaccabile, rappresentava il prototipo dell’Arcangelo sognato da ogni donna italiana, “bello come il sole”, lo aveva apostrofato la prima volta che lo aveva conosciuto la premier. Conduceva “Diario del Giorno”, rubrica del TG4, per cui prima della vittoria del centro – destra, aveva fatto anche l’autore.

La sua biografia è scarna. Nato il 7 maggio 1981 a Milano da famiglia non particolarmente benestante ha fatto il liceo scientifico e poi si è laureato, inaspettatamente, in filosofia all’Università Cattolica. Agli inizi del millennio, ha cominciato a fare il giornalista, dapprima a Telenova fino al 2009 e poi è entrato a Mediaset, si

Sui muri di Milano appare l'opera di street art 'Giamlupo'

L'artivista Cristina Donati Meyer ha realizzato un'opera di street art dal titolo 'Giamlupo e Cappuccetto Nero', postandone le immagini sui suoi profili social. "Di Giambruni e di lupi umani è pieno il mondo del lavoro e, in particolare, quello della Tv e del cinema. Questi personaggi maschili, che si concedono licenze, avances volgari e molestie con colleghe e collaboratrici, rappresentano il vero vulnus per le lavoratrici, le professioniste e per l’equità di genere", scrive Donati Meyer sotto il post delle foto. 

dice portato da Lele Mora, ma è da verificare. In una intervista a Luca Telese disse di aver votato sempre a sinistra, per l’Ulivo e il Pd, ma poi col tempo smentì tutto.

Nel 2014 ha conosciuto Giorgia Meloni proprio negli studi televisivi (le tolse una improvvida banana di bocca durante la pausa pubblicitaria) e da allora hanno fatto coppia fissa fino a ieri. Ma torniamo al suo strano comportamento. Dicevamo che aveva taciuto a lungo ed infatti è stato così. Ha cominciato a parlare improvvisamente, come la statua di Pasquino, la scorsa estate, prendendosela con un ministro tedesco che aveva parlato male dell’Italia e del turismo.

Poi era finito al centro dell’attenzione per alcune battute ritenute sessiste sulle donne che vanno in discoteca discinte e che così incontrano qualche malintenzionato. Qualche giorno fa aveva parlato di “transumanza” per i migranti, provocando lo svenimento di alcuni cardinaloni. Il suo ciuffo, anzi ciuffone ribelle, era divenuto un mito catodico e si era lanciata anche la “moda Giambruno”, da alcuni chiamato “Giancoso”, come è apparso ieri in tendenza su X.

Insomma dopo quasi un anno di silenzio Giambruno aveva cominciato ad esternare alla Cossiga, picconando a destra e a manca. I due fuori onda di “Striscia la Notizia” erano stati registrati da due mesi e poi messi nel cassetto per ogni buon conto. Antonio Ricci è un abile e previdente magazziniere e sa benissimo cosa si può consumare fresco e cosa deve, o può, essere invece tenuto a stagionare per ogni buona evenienza.

E Giambruno era un prodotto da stagionatura breve, tanto che la Meloni già a settembre sapeva che giravano le registrazioni ed aveva tentato anche un approccio con Tajani per vedere se si potevano ritirare, ma le fu risposto che Ricci è “totalmente incontrollabile e fa come gli pare”. Ma analizzando bene i due pezzi siamo proprio sicuri che Giambruno non “recitasse”, o meglio, non calcasse volutamente la mano? Perché comunque quello che ha fatto ha dell’incredibile e non poteva certo pensare che non sarebbe successo niente.

A cominciare dalla mano passatasi sul “pacco” come un camionista arrapato, alle battute sessiste e fuori luogo alla giornalista e collega Viviana Guglielmi a cui è stato proposto addirittura di “farlo a tre”, “anzi in quattro, ‘foursome’”, cioè un’orgia, con un linguaggio da sito porno peraltro condito da inglesismi da frequentatore provetto.

Non solo. Ha anche detto che tutta Mediaset era a conoscenza di un’altra sua relazione e se lei poteva aggiungersi all’allegra combriccola per divertirsi un po’ dopo la pandemia. Poi ha pure pronunciato la fatidica parola “scopare”, in genere vietata a livello cosmico e soprattutto in Tv. Insomma, è proprio sembrato che Giambruno abbia fatto tutto quello che era umanamente possibile per provocare uno scandalo pubblico.

Scartata l’ipotesi che fosse ubriaco, c’è da chiedersi come sia mai possibile che un uomo di più di quaranta anni, un giornalista esperto, possa comportarsi in un modo tanto provocatorio e balzano. Sembrerebbe quasi che Giambruno fosse d’accordo con “Striscia”. Ed allora un dubbio viene in mente, al di là di altre teorie cospirazioniste.

Non è che Giambruno sia stato banalmente beccato dalla Meloni che è venuta a conoscenza di una “tresca”, termine che utilizza proprio Giambruno in video, e che gli avesse dato il benservito da tempo? E che magari l’ex compagno, punto nell’orgoglio, abbia voluto fare uno “sputtanamento” pubblico in diretta proprio per colpire la Meloni e così “vendicarsi”? Insomma, la vittima sarebbe proprio Giorgia Meloni e certamente ad Arcore non dovrebbero essere molto scontenta di quello che è successo, dati gli attriti precedenti con il padre Silvio.

Iscriviti alla newsletter





in evidenza
Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni

Così è rinato il tennista azzurro

Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni


in vetrina
Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico

Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico


motori
Luca de Meo CEO Renault: "serve flessibilità per la transizione ai veicoli elettrici"

Luca de Meo CEO Renault: "serve flessibilità per la transizione ai veicoli elettrici"

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.