Politica

"Giambruno usato per colpire Meloni". Prime critiche ad Antonio Ricci...

Di Giuseppe Vatinno

Davide Vecchi direttore de “Il Tempo” centra il punto

La vicenda dei fuori onda su Andrea Giambruno, ormai ex compagno della premier, pone alcuni interrogativi che attendono risposta

 

Partiamo da un punto fermo. “Striscia la Notizia” è uno dei pochi mezzi che ha ormai il cittadino per avere una giustizia certa in Italia.

Ha aiutato migliaia di persone a denunciare fatti che altrimenti sarebbero rimasti archiviati nei magazzini quantistici della Giustizia e che invece così vengono alla pubblica conoscenza.

Truffe, imbrogli, malversazioni e chi più ne ha più ne metta.

Quindi uno strumento amato dal popolo ma che si presta, proprio per la sua enorme potenza, anche ad un utilizzo a volte meno trasparente.

La vicenda dei fuori onda su Andrea Giambruno, ormai ex compagno della premier, pone alcuni interrogativi che attendono risposta.

Nel frattempo Antonio Ricci, l’inventore del Tg satirico “Striscia”, ha rilasciato una intervista in cui dice di essersi mosso in totale autonomia, soprattutto da Arcore e da Mediaset, di cui peraltro fa storicamente parte.

A suo dire ha confezionato un ordigno nucleare, ne ha montato allegramente la testata su un missile terra – aria e lo ha sparato su Palazzo Chigi, anzi sulla nuova casa di Giorgia Meloni, come lei stessa ha fatto notare, facendogliela crollare, peggio di Hamas. Inoltre, con un tocco di sadismo d’autore, ha fatto sapere alla premier che “un giorno mi ringrazierà”.

Tutta l’attenzione in questi giorni è concentrata sul pecoreccio del caso. Il verbo “ravanare” è assurto improvvisamente agli onori della cronaca e un esercito di memi – zombie marcia impunemente sulla Rete portando in dono un poco odorante regalo.

I giornali di destra hanno fatto quadrato contro la strumentalizzazione dell’evento operata dalla sinistra ma un articolo è stato particolarmente interessante.

Il direttore de Il Tempo, Davide Vecchi già brillante giornalista d’inchiesta, ha scritto qualcosa di diverso, che secondo me centra perfettamente il tema e va dritto al punto:

“Pure i sorci che da giorni vagano attorno a Chigi con la bava alla bocca sanno che Andrea Giambruno è stato uno strumento per colpire Giorgia Meloni, colpirla nel peggiore dei modi: la famiglia, la vita privata. E con mezzi infami: fuori onda, registrazioni abusive di dialoghi privati…”

E poi ancora: “È stata costretta (a porre fine alla relazione, ndr) da un programma in emorragia di ascolti che ha strumentalizzato audio rubati come i topi fanno col cibo. E costretta da altri, accorsi a interpretare i fuori onda come messaggi di Palazzo. Ma ancora una volta Meloni ha saputo restituire valore e dignità a ciò che altri hanno sporcato”.

Insomma, seppure non sia mai citato, è evidente che Vecchi si riferisce a Ricci e a “Striscia la Notizia”.

Si parla infatti di “mezzi infami: fuori onda, registrazioni abusive di dialoghi privati” e poi ancora di “un programma in emorragia di ascolti che ha strumentalizzato audio rubati come i topi fanno col cibo”.

Ed in effetti lo strumento del “fuori onda” -in bassa frequenza- non tutti lo considerano uno strumento lecito e per gli studi del Palatino, a Roma, corre sempre un sottile brivido di terrore quando qualcuno dice qualcosa, magari fuori dalle righe.

Ricci avrebbe quindi utilizzato la sua “fortunosa pesca” solo allo scopo di risollevare il suo programma in crisi di ascolti con un colpo fenomenale, che ha attratto l’attenzione del mondo intero, distruggendo però la vita privata della Meloni.

Il passato di Ricci penzola più a sinistra che a destra. È stato anche produttore e collaboratore di Beppe Grillo, e amico di Enzo Biagi. È uno di quegli strani casi che ci sono in Mediaset di usbergo e copertura che Arcore ha fornito storicamente a persone non proprio amiche dei Berlusconi, si pensi solo a Michele Santoro.