Politica

Riforme, Giovanardi (Ncd): siamo almeno in 10 per il Senato elettivo


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"Io voglio il Senato elettivo. L'idea che il nuovo Senato sia il dopolavoro per rappresentanti delle Regioni e sindaci non sta in piedi. Diventerebbe solo un gioco tra i partiti che si scambiano i posti e lottizzano le poltrone". Carlo Giovanardi, senatore di Area Popolare-Ncd, intervistato da Affaritaliani.it, esce allo scoperto esprimendo apertamente il suo dissenso nei confronti del ddl Boschi. "Sono parecchi che la pensano come me nel mio gruppo e che vogliono il Senato elettivo". Quanti? "Almeno una decina".

"Io non dico che abbiamo la verità in tasca, ma il governo se ne stia fuori sulle riforme istituzionali. E se il Parlamento decide che è meglio il Senato elettivo il premier ne prenda atto". Giovanardi esclude l'ipotesi della fiducia sull'articolo 2, "non esiste proprio. E come se il governo mettesse la fiducia sulle unioni civili...".

Ma se Renzi dicesse che si dimette nel caso in cui dovesse passare il Senato elettivo? "Quando salta un governo se ne fa un altro, se c'è una maggioranza in Parlamento. Altrimenti si va alle urne, sono le regole della democrazia. Sulle riforme istituzionali voto solo le cose mi convincono. Ricordo che nel 2001 ho votato contro la riforma del Titolo V che ha distrutto lo Stato. Ora, compreso il Pd, tutti dicono che fu un disastro".

Lei non entrerà mai nel Pd... "Io sono di Centrodestra e faccio parte di un partito che si chiama Nuovo Centrodestra. Non vado in Forza Italia, non vado nella Lega ma lavoro perché il Centrodestra si unisca e sia in grado di far nascere un grande partito dove, come accadeva nella Democrazia Cristiana, ci sia spazio per tante sensibilità diverse", afferma Giovanardi.

Infine una battuta sulla Lega. "Salvini garantisce alla sinistra di vincere per i prossimi 100 anni, Maroni invece governa la Lombardia anche con l'Ncd. Io sono stato al governo per otto anni con Bossi e lui aveva benissimo presente la differenza tra la propaganda che si fa durante le feste della Lega e cosa significa governare il Paese per fare cose serie".