Politica
Gli italiani innamorati di Meloni l'hanno votata. E ora se la tengano

Tra chi l'ha votata, già tanti, pentiti, dicono “Ma prima del voto diceva tutt'altro, come facevamo a pensare che fosse un trasformista tale...”
Oltre a questo bel risultato, l'osservazione fatta, tra i primi da Ernesto Galli della Loggia, poi da diversi altri commentatori, tra i quali Giuseppe Vatinno recentemente su Affari: tanto fumo, niente arrosto. I problemi che avevamo a casa nostra... tali restano. Ma il più grande, il primo che soprattutto i politici non governativi, dovrebbero precipitarsi a risolvere è quello di come uscire dallo “scivolo” in cui la “tu vuo' fa l'americana”, ci ha infilati.
Le pregiudiziali tra partiti (mai allearsi con questo e quello) devono cadere perché tutti i partiti sono lacerati: guerrafondai o pacifisti realisti, convivono per ora, in tutti i partiti. Allora i realisti pacifisti di tutti i partiti, dovrebbero unirsi e al più presto, per far ripudiare davvero la guerra. Hollywood Zelensky è un uomo dalla mentalità del secolo scorso che è riuscito a sfruttare la propaganda per apparire la vittima di un'aggressione, dimenticando le aggressioni fatte a sua volta, contro i russi in Crimea. Come può pensare di pacificare, appunto la Crimea, facendola sua, quando gran parte della popolazione si ritiene russa e non vuol sentir parlare dell'attore che sta facendo la parte di un Hitler peggiorato?
Quanto più tempo passa più diventa evidente che, esclusa la via barbara di cercar di concludere questa guerra, uccidendo l'avversario, restano le due soluzioni civili qui più volte descritte che, tra l'altro, condurrebbero alla stessa soluzione pratica sul campo (libere elezioni o congelamento situazione attuale).
E davvero, il Bullo monovestito di Kiev, può sperare di passare ancora per il “servitore del popolo”, in un paese in macerie e ridotto alla fame? Tutta colpa di Putin... Ma è stato Putin a ordinargli, appena eletto in modo plebiscitario, di cancellare dall'Ucraina i russi, la loro lingua, la loro cultura? Oltre a nutrire un'infinità pietà, per chi lo votò, si potrebbe cinicamente, ma giustamente, intonare anche per loro “V'è piaciuto, v'è piaciuto...”.