Politica

Governo: altro che Schlein, il pericolo per Meloni è Salvini

di Daniele Marchetti

Il Pd è in rimonta dopo l'elezione di Schlein: ma la Meloni deve davvero avere paura di lei? Dovrebbe stare attenta agli alleati e ai "lumbard"...

Tutto assomiglia molto ad un film già visto; a quel lontano 2019 quando, nonostante la guida del Viminale (come oggi), la linea ferma sui porti chiusi (oggi tradotto nel cosiddetto decreto anti ONG), i decreti sicurezza (oggi riecheggiati nel “Decreto Cutro”) ed una guerra aperta con l’Europa (come l’attuale sui migranti) Matteo Salvini diceva che la crisi di Governo era una bella notizia.

Siamo a quel punto? Chissà! Certo è che le situazioni per i lumbard sono molto diverse: allora avevano in vento in poppa con uno stimato 34% di consensi mentre oggi viaggiano intorno all’8% e, soprattutto, non c’erano da gestire i fondi del PNRR che a Porta Pia -al netto del ponte sullo stretto- guardano con discreto interesse. Ciò basterà a far rientrare i molti malumori che sembrano affiorare anche sulle nomine pubbliche o prevarrà, ancora una volta, la cultura del “tanto meglio, tanto peggio”? Questo è il vero interrogativo e l’autentico pericolo per la prima donna premier e non certo l’avversione della naturale rivale. Come dice il proverbio: "Dagli amici mi guardi Iddio……"