Politica
Governo Amato, pronti i ministri. Tra conferme e ritorni... Tutti i nomi
Giorgetti e Tajani confermati, tornano Minniti e...
Governo, fonti leghiste: "Aria di crisi"
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Ufficialmente tutti smentiscono e dalla maggioranza di Centrodestra ribadiscono in coro che il governo Meloni andrà avanti senza problemi fino al termine della legislatura. Almeno a microfono acceso, perché dai piani alti della Lega qualcuno comincia a dire che "si sente aria di crisi". Dietro le quinte, infatti, si continua a lavorare allo scenario di un esecutivo di emergenza, guidato da Giuliano Amato, ex presidente della Corte Costituzionale.
Il caos sui migranti, le liti sui con la Germania proprio su questo tema e soprattutto la tempesta finanziaria che potrebbe abbattersi sull'Italia (con lo spread già in risalita) per una manovra che aumenta il deficit (cosa che non piace affatto a Bruxelles) fanno aumentare i rumor di un'implosione del governo, modello Silvio Berlusconi nel 2011. E tornando ai funerali di Giorgio Napolitano a Montecitorio di qualche giorno fa, in quell'occasione c'erano alcuni potenziali ministri di un esecutivo di emergenza (che si potrebbe anche chiamare del Quirinale) che vedrebbe Fratelli d'Italia all'opposizione e la Lega spaccata.
Giancarlo Giorgetti, come in molti hanno notato, annuiva quando Amato parlava di "responsabilità repubblicana" e quindi potrebbe restare al Mef insieme alla parte più moderata del Carroccio (presidenti di Regione in testa). Antonio Tajani confermato agli Esteri, obtorto collo, altrimenti non ci starebbe mai, con i figli di Silvio Berlusconi che in caso di crisi, da imprenditori, non vorrebbero elezioni ma stabilità.
Per la Giustizia sarebbe pronta Anna Finocchiaro, anche lei presente alle esequie del Presidente emerito. Mentre Paolo Gentiloni avrebbe già assicurato gli Affari europei, conoscendo bene le logiche di Bruxelles, per gestire soprattutto i passaggi del Pnrr. Per il delicatissimo ministero dell'interno si parla del ritorno di Marco Minniti, che in alcune recenti interviste, pur affermando che Meloni ha commesso errori, ha anche detto di capire il momento di grande difficoltà, sia sul fronte economico-finanziario sia su quello della gestione dei flussi migratori.
Per il Movimento 5 Stelle spazio al moderato Stefano Patuanelli, attuale capogruppo al Senato, che tornerebbe alle Politiche Agricole. Poi all'interno dell'esecutivo di emergenza ci sarebbero certamente anche due caselle di peso per Matteo Renzi e Carlo Calenda. Quest'ultimo potrebbe tornare allo Sviluppo economico. Insomma, nel Palazzo si lavora e si studiano tutti gli scenari. Compreso quello della caduta del governo Meloni e di come evitare le elezioni anticipate.