Politica

Governo, con il decreto migranti Meloni colpisce finalmente gli scafisti

L'opinione di Giuseppe Vatinno

Per attuare questa rivoluzione la premier ha prima dovuto costruire il consenso. Lo ha fatto parandosi la sponda cattolica con una inedita “alleanza": il Papa

Decreto migranti, la rivoluzione di Meloni sugli scafisti e l'alleanza con il Papa

Per attuare questa rivoluzione la Meloni ha però prima dovuto costruire il consenso ad essa. Lo ha fatto parandosi la sponda cattolica con una inedita “alleanza” con il progressista –in realtà peronista- Papa Francesco. Un alleato che pesa in maniera determinante nell’Occidente cristiano. Lo ha fatto poi spostando finalmente il focus dai migranti agli scafisti, un cambiamento non di poco conto contro cui nessuno può essere in disaccordo. Non lo può essere l’Unione europea che ha dovuto appoggiarlo, non possono esserlo i cattolici che lo applaudono, non possono esserlo le opposizioni che infatti lo condividono a parte alcuni improvvidi strilli dei soliti, come Gaetano Pedullà, ex direttore di destra de Il Tempo poi riconvertitosi al progressismo ai tempi dei giallo – rossi.

Dunque la Meloni ha agito con intelligenza tattica e sagacia strategica in una situazione ancora emergenziale con il numero di sbarchi in aumento esponenziale ma finalmente si è fatto qualcosa di concreto. Un inizio, ma anche e soprattutto un segnale che “qualcosa è cambiato”.