Politica

Governo, "Conte salta (e si fa il partito). Poi Franceschini o... Non Draghi"

Di Alberto Maggi

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Considerando le difficoltà del governo in questa fase di emergenza, Conte va avanti o arriva davvero il governo Draghi come molti dicono?
"Non credo proprio che arrivi Draghi, non ne vuol proprio sapere in questo momento. Non perché non sia la persona giusta, ma perché in mezzo a questo casino non si butta".

Quindi Draghi è fuori?
"Si potrebbe giocare il suo prestigio personale solo dopo le elezioni, se qualcuno lo candidasse a Palazzo Chigi. Ma senza passare dal voto sono convinto che non voglia entrare nel caos della politica. A Draghi serve la legittimazione popolare".

E allora perché continuano a evocarlo?
"E' una panacea, tirano fuori il suo nome per mandare a casa Conte, che tutti ormai sanno e capiscono che non è in grado di gestire l'emergenza. Draghi viene evocato per saltare il banco e non per mandarlo davvero a Palazzo Chigi".

E quindi che cosa succede se Conte salta?
"Ci vuole un primo ministro politico come Franceschini, ma non necessariamente lui, con le sue caratteristiche. Potrebbe anche essere Zingaretti. Un premier politico che guidi un governo di unità nazionale e che sia in grado di far sedere al tavolo i leader di tutti i partiti in una sorta di consiglio di gabinetto per prendere decisioni condivise. Serve un politico vero e non la prima donna che è diventata Conte".

Quando potrebbe esserci questa svolta? In autunno?
"In qualsiasi momento, sulla base di qualche rivolta visto che gli italiani non ne possono più di questa situazione e dell'assenza di prospettive. Infatti Conte ha capito come stanno le cose e si sta facendo il suo partito".

Che non sono i 5 Stelle...
"Esatto. Conte sta lavorando con transfughi del M5S e con ex democristiani, poi valuterà che cosa funziona meglio per il suo progetto. Si rende conto che è inadeguato e vuole utilizzare la grande popolarità di cui gode ora, legata alla grande incertezza, per il futuro. Però abbiamo già visto in passato, da Monti a Renzi, che questi indici di gradimento durano ben poco".

Che ruolo potrebbe giocare il Quirinale in quest'ipotetico cambio di governo?
"Lo stesso Mattarella dovrebbe appoggiare e caldeggiare questa svolta. In una situazione di emergenza non possiamo avere un premier non eletto e con una maggioranza che fa a pugni su tutto. D'altronde il Presidente non può neanche intervenire ogni dieci giorni per mettere pezze".

Quali sono i politici che si stanno comportando meglio in questa fase?
"I due più lucidi sono sicuramente Renzi e Meloni, anche se su fronti opposti. Berlusconi mi sembra abbastanza patetico, mentre Salvini non ha ancora chiara l'agenda. I messaggi del leader della Lega sono spesso confusi. Promuovo solo Renzi e Meloni".