Politica

Governo, Conte tira dritto sull'Iva: "Serve un taglio consistente e selettivo"

Il decreto semplificazioni slitta ancora, non c'è accordo politico all'interno della maggioranza. Altri nodi da sciogliere: Iva e lavoro

Governo, Conte tira dritto sull'Iva: "Taglio consistente e selettivo"

Il premier Giuseppe Conte ribadisce il concetto: "E' necessario un taglio dell'Iva". Lo ha fatto ieri sera nella riunione cdi maggioranza confermando la sua volontà di procedere, nonostante i tanti malumori, compresi quelli provenienti dall'Europa di Merkel e Macron, oltre a quelli del Pd, che non considerano prioritario l'intervento. Conte - si legge sul Corriere della Sera - torna a rivendicare la necessità di una riduzione dell’Iva, che da "lieve" passa a "consistente". Il premier tira dritto e tiene il punto, cercando di organizzare al meglio un cronoprogramma che gli consenta di sfoltire il mare magnum delle proposte degli Stati generali e sintetizzare il tutto in un piano di rilancio. Anche perché già il 17 e 18 luglio a Bruxelles si terrà un vertice sul Recovery fund. "Sarebbe un boost per l’economia", ha spiegato Conte ai capi delegazione, cercando anche di convincerli.

Per il Pd e Bruxelles la strada maestra è ridurre la tassazione sul lavoro, non sui consumi. Ma Conte ha dubbi e intende anche rivedere radicalmente il meccanismo della Cig. "Capisco che per tradizione - ha detto il premier, come scrive ancora il Corriere - preferiate interventi sui lavoratori, ma il governo ha già provveduto in questa direzione". E snocciola le misure già prese: "Abbiamo stanziato 5 miliardi per il cuneo fiscale a vantaggio proprio dei lavoratori. Grazie a questo dal primo luglio 16 milioni di lavoratori avranno più soldi in busta paga. Da settembre verrà abolito, a beneficio di tutte le famiglie, il superticket per le prestazioni sanitarie".

Non solo, aggiunge Conte: "Ingenti risorse sono state destinate alla cassa integrazione, anche questa a favore dei lavoratori". Insomma, abbiamo già dato, dice sostanzialmente. Slitta ancora, invece, il decreto semplificazioni , che non approderà in Consiglio dei ministri questa settimana, anche se il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, proprio ieri, ha spiegato che si tratta di "una priorità, fondamentale per accelerare la messa a terra degli investimenti".