Politica

Governo, Dl crescita: ok alla fiducia della Camera

Governo, Dl crescita: ok a fiducia della Camera

Il decreto crescita incassa la fiducia dall'Aula della Camera e, dopo diversi stop and go, si appresta a ricevere il primo via libera. Il voto finale sul provvedimento contenenti misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, è atteso a breve.

LEZZI, "CONTIENE MISURE PER RILANCIO IMPRESE E LAVORO AL SUD"

"Approvate misure in favore delle Zes, per velocizzare l'utilizzo del Fondo sviluppo e coesione e per la decontribuzione alle imprese"
 

“Con l'approvazione del Decreto crescita è stato dato il via libera a diverse misure importanti per il Sud. Tra queste, alcune alle quali tengo molto e sulle quali ho lavorato in collaborazione con i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Mi riferisco al fondo da 300 milioni stanziati per le Zes nel Mezzogiorno, per il prossimo triennio, che ha l'obiettivo di rendere ancora più attrattive le Zone economiche speciali, incentivando così investimenti da parte di capitali italiani ed esteri. Queste Zone rappresentano davvero una importante occasione di sviluppo nelle aree in cui sono state istituite: l'amministrazione centrale e quelle locali devono fare il possibile per consentire che possano esprimere le loro potenzialità ed è quello che sto facendo, anche attraverso un approfondito confronto con il mondo delle imprese”. Così in una nota il ministro per il Sud Barbara Lezzi.

“Altro intervento importante è il via libera alla rifoma della Governance del Fondo Sviluppo e coesione che - spiega Lezzi - a causa dell'eccessivo numero di documenti programmatori, era stato 'appesantito' dai precedenti governi, finendo con il rallentare la spesa e l'utilizzo di queste risorse fondamentali per il Sud. Il mio obiettivo, attraverso questa riforma, è di snellire le procedure e di sbloccare investimenti che siano subito cantierabili". "Infine, dopo aver introdotto con l'ultima legge di Bilancio la decontribuzione al 100% dagli oneri Inps per le imprese che assumono nel Mezzogiorno, per il biennio 2019-2020, è stata adottata una soluzione che salvaguarda le imprese che abbiano preso lavoratori nei primi mesi del 2019 e che, dunque, si vedono confermata e garantita la decontribuzione. Per il Mezzogiorno c'è ancora molto lavoro da fare, ma misure come quelle per l'accelerazione degli interventi e di sostegno al mondo delle imprese e all'occupazione sono fondamentali e, anzi, vanno ulteriormente irrobustite”.