Governo, fermate l’ex ministro Flick. S’offre per Palazzo Chigi
Governo, l'ex ministro Flick s'offre per Palazzo Chigi: fermatelo
Fermate l’ex ministro ed ex presidente, di turno e a rotazione, della Corte costituzionale, oggi emerito, avvocato Flick (già difensore di Raul Gardini). Da quando Giuliano Ferrara l’ha inopinatamente lanciato come possibile premier tecnico, non manca occasione per offrirsi. Faccia contrita da tecnico prodiano pensoso delle sorti dell’umanità (della serie “dove andremo a finire signora mia”), esponente di quel cattolicesimo sofferto in politica che sostiene “non lo fò per piacer mio ma per far piacere a Dio”, è visibile a tutte le ore in talk show, interviste, convegni, dibattiti, con la scusa di presentare la Costituzione (un archetipo passe-partout), ma in realtà per ricordare al Quirinale e ai partiti che lui c’è, è lucido e arzillo, pronto a farsi carico delle sorti del paese sbloccando lo stallo tra i partiti e librandosi per Palazzo Chigi.
Una specie di Niagara stura-lavandini istituzionale. L'ultima uscita, l’ennesima, del giurista-politico indefesso e restio alla quiete della pensione, sul Fatto di oggi, che evidentemente lo ama (e nella quale peraltro ammette che nessuno dai piani alti del Palazzo lo ha chiamato, nessuno se lo fila ancora, porca vacca...):
L’INCONTRO “Un governo serve, guai se si torna al voto” - GIOVANNI MARIA FLICK - L’EX MINISTRO PRODIANO: “UN ESECUTIVO ALLA FINE SI FARÀ”.
Flick c’è, non si rassegna alla pensione, lo abbiamo capito, ora si riposi. Manca però Flock.