Politica
Governo, Mattarella ha deciso. Incarico ad Alessandro Pajno? Rumor
Governo, Sergio Mattarella darà l'incarico per formare il nuovo governo ad Alessandro Pajno, vicino al Capo dello Stato e gradito ai grillini
Altro che pre-incarico a Matteo Salvini come chiede il Centrodestra. Altro che scioglimento delle Camere e voto a giugno o luglio come chiede Luigi Di Maio. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, subito la certificazione del no del Pd ad intese con i 5 Stelle (la Direzione dem è in programma domani pomeriggio) darà l'incarico per formare governo ad Alessandro Pajno, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato.
Nato nel 1948 a Palermo, Pajno è stato procuratore, avvocato e consigliere di Stato. Inoltre, ha ricoperto altri incarichi prestigiosi, tra cui quello di segretario generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La sua figura viene associata spesso a quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'ex Procuratore di Stato, durante il secondo governo di Romano Prodi, fu Sottosegretario all'Interno. Al di fuori della politica, è stato docente presso l'Università di Bologna, La Sapienza di Roma, la Scuola Superiore di Pisa e la LUISS, sempre a Roma, dove ha tenuto la cattedra di diritto amministrativo. Sulla carta, la figura del giurista palermitano dovrebbe essere apprezzato dal Movimento 5 Stelle.
Laureato in giurisprudenza all'università di Palermo, ha insegnato alla scuola di specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica dell'Università di Bologna ed anche all'Università La Sapienza, nella facoltà di ingegneria a Palermo ed infine diritto amministrativo alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e alla facoltà di scienze politiche della LUISS di Roma.
È autore di numerose pubblicazioni riguardanti i temi dell'organizzazione amministrativa, dell'attività amministrativa della giustizia amministrativa, dell'organizzazione del servizio di istruzione e dell´autonomia delle istituzioni scolastiche. Prima Avvocato dello Stato e poi consigliere di Stato.
In politica ha avuto vari incarichi: è stato capo di gabinetto dei ministri Mattarella (Pubblica Istruzione), Iervolino (Pubblica istruzione) e Ciampi (Bilancio e Tesoro), e consigliere giuridico di Mattarella quando era ministro dei rapporti con il Parlamento. È stato poi segretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri durante il governo Prodi I, segretario generale del Consiglio di Stato e commissario straordinario governativo per il completamento del federalismo amministrativo.
Dal 18 maggio del 2006 all'8 maggio 2008 ha fatto parte del secondo governo Prodi in qualità di sottosegretario al Ministero dell'Interno, con delega all'amministrazione civile.
Dopo essere stato presidente di sezione[3], il 23 dicembre 2015 è stato nominato Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Italiana con decorrenza 1º gennaio 2016. La scelta, per prassi, veniva presa dal Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato stesso secondo il criterio di maggiore anzianità dei candidati. Invece il governo Renzi, questa volta, ai tempi della riforma dei Tribunali amministrativi, ha rivendicato il diritto a procedere autonomamente alla nomina tra una rosa indicata, diritto che gli compete secondo la legge.