Politica

Governo, Meloni spazza via le polemiche: "Nella coalizione di Cdx anime diverse, ma troviamo sempre la sintesi"

di redazione

Le parole della premier all'Assemblea di Noi Moderati dopo le tensionie tra Lega e Forza Italia

Governo, Meloni: "Ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme, che è quello che ci consente di fare sempre sintesi"

Dal no di Forza Italia al taglio del canone Rai a quel "Salvini paraculetto" rilasciato nero su bianco dal portavoce azzurro Nevi proprio sul nostro giornale: in questi giorni le tensioni all'interno della coalizione di Centrodestra non sono mancate. Frecciatine che, secondo gli alleati, non stanno però minando la tenuta del governo: "sono solo schermaglie", ha minimizzato qualche giorno fa la premier Meloni intervenendo ai Med Dialogues.

Oggi, all'assemblea Nazionale di Noi Moderati, Meloni ha ribadito in un videomessaggio che "la nostra coalizione è composta sì da forse politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia che sono un valore aggiunto e ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme, che è quello che ci consente di fare sempre sintesi e di trovare un punto di incontro".  "Siamo uniti dalla stessa visione del mondo di fondo", "crediamo negli stessi valori", ha ribadito "abbiamo idee compatibili" e "intendiamo portare avanti fondamentalmente gli stessi progetti". 

 "Noi - ha sottolineato la premier- vogliamo affrontare i problemi della nostra nazione, fare le riforme che l'Italia aspetta da sempre, quelle riforme delle quali si è discusso per decenni, ma che poi alla fine non sono mai diventate realtà. Vogliamo scardinare quelle rendite di posizione che impediscono alle nostre migliori energie di liberare il loro potenziale. Vogliamo costruire una visione di sviluppo e di crescita di medio e lungo periodo per questa nazione. Vogliamo una strategia per questa nazione. Tutti obiettivi che solo il centrodestra ha la possibilità di raggiungere".

"C'è ancora tanto da fare", però "il cammino che abbiamo davanti è ancora lungo: dobbiamo e possiamo" farlo "insieme rendendo il centrodestra, sempre più forte e sempre più coeso", ha ribadito Meloni. "Ringrazio Maurizio per il grande lavoro che ha fatto in questi anni" e "saluto con piacere Mariastella, Mara, Giusy e Mario che, con l'assemblea di oggi scelgono di rafforzare il centrodestra, a renderlo ancora più plurale e unito nella difesa dell'interesse nazionale". Per la premier "Noi Moderati è un pezzo fondamentale della maggioranza di centrodestra. Io voglio davvero ringraziare tutti voi del lavoro che avete svolto fin qui, del lavoro che svolgete ogni giorno per sostenere l'azione di governo e per rispettare punto per punto gli impegni che ci siamo presi con gli italiani". 

"I cittadini ci hanno dato la loro fiducia e lo hanno fatto perché sanno che si possono fidare di noi, che noi vogliamo attuare il programma con il quale ci siamo presentati alle elezioni. Una cosa non proprio scontata in Italia. Sanno anche che la nostra cifra è la concretezza. Vedete, un giorno sì e l'altro anche, veniamo accusati dalla sinistra di essere ideologici di portare avanti i provvedimenti lontani dal mondo e dalla realtà. A me pare esattamente il contrario. A me pare che l'ideologia, i pregiudizi, gli schemi obsoleti siano di istanza da qualche altra parte", ha concluso la premier. 

Sulla stessa scia il vicepremier e leader di Fi Antonio Tajani che a margine dell'assemblea nazionale di Noi Moderati ha sottolineato: "Vi siete fissati con le divisioni, un'idea non è una divisione. Un'idea è un'idea. Avere opinioni diverse è normale e giusto, poi si fa la sintesi". "Non si illuda nessuno, ha sottolineato, che ci siano delle divisioni profonde dentro questo governo. Andremo avanti fino alla fine della legislatura, se ne facciano una ragione. Avere delle idee non significa andare contro qualcuno, ognuno è legittimato ad avere delle idee. Poi si fa la sintesi, c'è un programma di governo da rispettare che noi abbiamo sempre votato. Poi su alcune questioni si possono avere idee differenti, altrimenti saremmo un partito unico. E' inutile cercare divisioni che non esistono".

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