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Politica
Governo, Meloni ottiene la fiducia alla Camera con 235 sì
Camera dei Deputati, dichiarazioni del presidente del Consiglio Meloni e voto di fiducia al governo

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "No a razzismo, antisemitismo, violenza politica, discriminazione"

"La comunità politica da cui provengo ha compiuto sempre passi in avanti verso una piena e consapevole storicizzazione del Novecento, ha assunto importanti responsabilità di governo giurando sulla Costituzione repubblicana, come abbiamo avuto l’onore di fare ancora poche ore fa, ha affermato e incarnato senza alcuna ambiguità i valori della democrazia liberale, che sono alla base dell’identità comune del centrodestra italiano. E da cui non defletteremo di un solo centimetro: combatteremo qualsiasi forma di razzismo, antisemitismo, violenza politica, discriminazione". Così Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera.

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Lavoreremo per colmare inaccettabile divario Nord-Sud"

"Sono convinta che questa svolta che abbiamo in mente sia anche l’occasione migliore per tornare a porre al centro dell’agenda Italia la questione meridionale. Il Sud non più visto come un problema ma come un'occasione di sviluppo per tutta la Nazione. Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorare la qualità della vita. Dobbiamo riuscire a porre fine a quella beffa per cui il Sud esporta manodopera, intelligenze e capitali che sono invece fondamentali proprio in quelle regioni dalle quali vanno via". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni.

"Non è un obiettivo facile, nell’attuale congiuntura, ma -ha assicurato la presidente di Fdi- il nostro impegno sarà totale. E se le infrastrutture al Sud non sono più rinviabili, anche nel resto d’Italia è necessario realizzarne di nuove, per potenziare i collegamenti di persone e merci ma anche di dati e comunicazioni. Con l’obiettivo di ricucire non solo il Nord al Sud ma anche la costa tirrenica a quella adriatica e le Isole con il resto della Penisola".

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Per chi può lavorare soluzione non è Reddito cittadinanza, è sconfitta"

"Per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo". Così Giorgia Meloni, in Aula alla Camera. "Perché per come è stato pensato e realizzato, il rdc ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia", aggiunge. "E se sul reddito di cittadinanza - ricorda - in quest'Aula esistono posizioni diversificate, sono certa che tutti concordiamo sull’importanza di porre fine alla tragedia degli incidenti, anche mortali, sul lavoro".

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Scuola e università centrali, merito? Non danneggiare chi ha meno risorse"

"L’istruzione è il più formidabile strumento per aumentare la ricchezza di una nazione, sotto tutti i punti di vista. Il capitale materiale non è nulla senza capitale umano. Per questo la scuola e l’università torneranno centrali nell’azione di governo, perché rappresentano una risorsa strategica fondamentale per l’Italia, per il suo futuro e i suoi giovani. Si è polemizzato sulla nostra scelta di rilanciare la correlazione tra istruzione e merito. Rimango sinceramente colpita". Così il premier Giorgia Meloni, in Aula alla Camera per la fiducia.

"Diversi studi dimostrano come, oggi, chi vive in una famiglia agiata abbia una chance in più per recuperare le lacune di un sistema scolastico appiattito al ribasso, mentre gli studenti dotati di minori risorse vengono danneggiati da un insegnamento che non premia il merito, perché quelle lacune non vengono colmate da nessuno".

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Taglio di almeno 5 punti del cuneo a favore di imprese e lavoratori"

"Imprese e lavoratori chiedono da tempo, come priorità non rinviabile, la riduzione del cuneo fiscale e contributivo. L’eccessivo carico fiscale sul lavoro è uno dei principali ostacoli alla creazione di nuova occupazione e alla competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali. L’obiettivo che ci diamo è intervenire gradualmente per arrivare a un taglio di almeno cinque punti del cuneo in favore di imprese e lavoratori, per alleggerire il carico fiscale delle prime e aumentare le buste paga dei secondi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera.

"E per incentivare le aziende ad assumere, abbiamo in mente -ha aggiunto la premier- un meccanismo fiscale che premi le attività ad alta densità di lavoro. 'Più assumi, meno paghi', lo abbiamo sintetizzato, ma ovviamente questo non deve far venire meno il necessario sostegno all’innovazione tecnologica".

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Inaccettabile che chi esce da casa per lavoro non vi faccia ritorno"

"Se sul reddito di cittadinanza in quest'Aula esistono posizioni diversificate, sono certa che tutti concordiamo sull’importanza di porre fine alla tragedia degli incidenti, anche mortali, sul lavoro. Il tema, qui, non è introdurre nuove norme, ma garantire la piena attuazione di quelle che esistono. Perché come ha ricordato anche il sindacato - da ultimo con la manifestazione di sabato scorso -, non possiamo accettare che un diciottenne come Giuliano De Seta - e cito lui per ricordare tutte le vittime -, esca di casa per andare a lavorare e non torni mai più". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, in un passaggio del suo discorso in Aula alla Camera per la fiducia.

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Affronteremo cancro mafioso a testa alta"

"La legalità sarà la stella polare dell’azione di governo. Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di Via D’Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino, spinta dall’idea che non si potesse rimanere a guardare, che la rabbia e l’indignazione andassero tradotte in impegno civico. Il percorso che mi ha portato oggi a essere Presidente del Consiglio nasce dall’esempio di quell’eroe". Così il premier Giorgia Meloni, in Aula alla Camera, che racconta un aneddoto personale: dopo aver accettato il mandato, "arrivando a Montecitorio per incontrare il presidente Lorenzo Fontana mi sono imbattuta, alla fine dello scalone, nella foto di Borsellino, ed è stato come se si chiudesse un cerchio".

"Affronteremo il cancro mafioso a testa alta, come ci hanno insegnato i tanti eroi che con il loro coraggio hanno dato l’esempio a tutti gli italiani, rifiutandosi di girare lo sguardo o di scappare, anche quando sapevano che quella tenacia li avrebbe probabilmente condotti alla morte. Magistrati, politici, agenti di scorta, militari, semplici cittadini, sacerdoti. Giganti come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rosario Livatino, Rocco Chinnici, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Emanuela Loi, Libero Grassi, Don Pino Puglisi, e con loro un lunghissimo elenco di uomini e donne che non dimenticheremo. La lotta alla mafia ci troverà in prima linea. Da questo Governo, criminali e mafiosi non avranno altro che disprezzo e inflessibilità", scandisce tra gli applausi della maggioranza.

Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Usciti da pandemia grazie a personale sanitario"

"Di libertà molto si è discusso in epoca di pandemia Il Covid è entrato nelle nostre vite quasi tre anni fa, e ha portato alla morte di oltre 177 mila persone in Italia. Se siamo usciti al momento dall'emergenza è soprattutto merito del personale sanitario, della professionalità e dell’abnegazione con le quali ha salvato migliaia di vite umane. A loro, ancora una volta, va la nostra gratitudine. E con loro il mio ringraziamento va ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali, che non si sono mai fermati, e alla straordinaria realtà del nostro Terzo Settore, rappresentante virtuoso di quei corpi intermedi che consideriamo vitali per la nostra società". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni alla Camera.

"Fare chiarezza su gestione crisi pandemia, c'era chi faceva affari milionari"

"E se si chiede responsabilità ai cittadini, i primi a dimostrarla devono essere coloro che la chiedono. Occorrerà fare chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica. Lo si deve a chi ha perso la vita e a chi non si è risparmiato nelle corsie degli ospedali, mentre altri facevano affari milionari con la compravendita di mascherine e respiratori". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni alla Camera.

"Purtroppo non si può escludere nuova ondata Covid o pandemia"

"Purtroppo non possiamo escludere una nuova ondata di covid o l’insorgere in futuro di una nuova pandemia. Ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni alla Camera.

"Con Covid misure restrittive, non replicheremo quel modello"

"L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello. L'informazione corretta, la prevenzione e la responsabilizzazione sono più efficaci della coercizione, in tutti gli ambiti. E l'ascolto dei medici sul campo è più prezioso delle linee guida scritte da qualche burocrate, quando si ha a che fare con pazienti in carne ed ossa". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni alla Camera.

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