Politica
Governo, Meloni ottiene la fiducia alla Camera con 235 sì
Meloni alla Camera, ringraziamenti a Mattarella e Draghi. Ai lati del premier siedono Salvini e Tajani. Presente in Aula il compagno
Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Assicurare proprietà pubblica delle reti, a partire da comunicazioni"
"Intendiamo tutelare le infrastrutture strategiche nazionali assicurando la proprietà pubblica delle reti, sulle quali le aziende potranno offrire servizi in regime di libera concorrenza, a partire da quella delle comunicazioni. La transizione digitale, fortemente sostenuta dal Pnrr, deve accompagnarsi alla sovranità tecnologica, al cloud nazionale e alla cyber-security". Così la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera.
Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Pregiudizi? Sono underdog, stravolgerò i pronostici"
"Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, per semplificare, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici". Così Giorgia Meloni in Aula, alla Camera. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l’aiuto di una valida squadra di ministri e sottosegretari, con la fiducia e il lavoro dei parlamentari che voteranno favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro", dice ancora il premier Meloni.
Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia e cita Giovanni Paolo II, "io libera, farò ciò che devo"
"Nel giorno in cui il nostro Governo ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, ricorreva la memoria liturgica di Giovanni Paolo II. Un Pontefice, uno statista, un santo, che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente. Mi ha insegnato una cosa fondamentale, della quale ho sempre fatto tesoro. 'La libertà' diceva 'non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che si deve'. Io sono sempre stata una persona libera, per questo intendo fare ciò che devo", conclude il suo intervento.
Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "Serve piano Mattei per l'Africa, recuperare ruolo in Mediterraneo"
"Rimuovere le cause che portano i migranti, soprattutto i più giovani, ad abbandonare la propria terra, le proprie radici culturali, la propria famiglia per cercare una vita migliore in Europa. Il prossimo 27 ottobre ricorrerà il sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei, un grande italiano che fu tra gli artefici della ricostruzione post bellica, capace di stringere accordi di reciproca convenienza con nazioni di tutto il Mondo. Ecco, credo che l’Italia debba farsi promotrice di un 'piano Mattei' per l’Africa, un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione europea e nazioni africane, anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista, soprattutto nell’area sub-sahariana. Ci piacerebbe così recuperare, dopo anni in cui si è preferito indietreggiare, il nostro ruolo strategico nel Mediterraneo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera.
Governo, il premier Giorgia Meloni alla Camera per chiedere il voto di fiducia: "In Italia non si entra in modo illegale, solo con decreti flussi"
"Sicurezza e legalità riguardano anche una corretta gestione dei flussi migratori. Secondo un principio semplice: in Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, non si entra illegalmente, si entra solo attraverso i decreti flussi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera.
"In questi anni di terribile incapacità nel trovare le giuste soluzioni alle diverse crisi migratorie, troppi uomini e donne, e bambini, hanno trovato la morte in mare nel tentativo di arrivare in Italia. Troppe volte -ha aggiunto la premier- abbiamo detto 'mai più', per poi doverlo ripetere ancora e ancora. Questo Governo vuole quindi perseguire una strada, poco percorsa fino ad oggi: fermare le partenze illegali, spezzando finalmente il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. La nostra intenzione è sempre la stessa. Ma se non volete che si parli di blocco navale lo dirò così: è nostra intenzione recuperare la proposta originaria della missione navale Sophia dell’Unione europea che nella terza fase prevista, anche se mai attuata, prevedeva proprio il blocco delle partenze dei barconi dal nord Africa".
"Intendiamo proporlo in sede europea -ha concluso Meloni- e attuarlo in accordo con le autorità del nord Africa, accompagnato dalla creazione sui territori africani di hotspot, gestiti da organizzazioni internazionali, dove poter vagliare le richieste di asilo e distinguere chi ha diritto ad essere accolto in Europa da chi quel diritto non ce l’ha. Perché non intendiamo in alcun modo mettere in discussione il diritto d’asilo per chi fugge da guerre e persecuzioni. Il nostro obiettivo è impedire che sull’immigrazione l'italia continui a farsi fare la selezione in ingresso dagli scafisti".