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Governo, mezza Forza Italia si stacca.30 centristi pronti, senza Conte premier

Potrebbero sostenere un esecutivo di larghe intese, guidato da Franceschini o Guerini. Ma servono le dimissioni dell'attuale presidente del Consiglio

Governo, mezza Forza Italia si stacca.30 centristi pronti, senza Conte premier

La crisi di governo è giunta alla sua fase cruciale. Giuseppe Conte entro 48 ore, come detto esplicitamente da Di Maio dovrà prendere un decisione. Tentare la strada delle dimissioni pilotate, che però non sarebbero una certezza del Conte ter o sfidare tutti in Senato con il voto alla relazione sulla riforma della Giustizia del ministro Bonafede. Ma in caso di esito negativo per l'avvocato non potrà esserci un nuovo incarico da parte del presidente Mattarella. Una decisione - si legge su Repubblica - che attendono in tanti, soprattutto nel centrodestra, ala Forza Italia. Aspettano solo che Giuseppe Conte salga al Colle e rassegni il suo mandato nelle mani del capo dello Stato prima del voto di mercoledì.

Da quel momento, - prosegue Repubblica - se davvero si aprirà una nuova partita, allora una decina dei 52 senatori di Forza Italia e una ventina (qualcuno del gruppo azzarda 25) dei 91 deputati sono pronti a sganciarsi per giocare in proprio. Soprattutto se Silvio Berlusconi non si rassegnerà a uscire dal cono d’ombra sovranista. Coi parlamentari più vicini a Mara Carfagna e alla sua corrente “Voce libera”, attendono un segnale anche i tre senatori di “Cambiamo” con Giovanni Toti (Berruti, Quagliariello e Romani), almeno due Udc (Binetti e Saccone). Un mini esercito, insomma, per nulla disposto a sostenere l’attuale premier, il Guardasigilli Bonafede e la sua relazione sulla giustizia, se sarà messa ai voti a metà settimana. L’invito da parte di tutti i malpancisti del centrodestra, in queste ore, è a chiudere questa esperienza e ad aprirne un’altra. Si parla di Franceschini e Guerini, come possibili nomi per la presidenza del Consiglio.