Politica
Governo viceministri e sottosegretari: tutti i nomi M5S, Pd e Leu. La squadra
Governo viceministri e sottosegretari: i nomi della squadra governativa completa
Il governo Conte lavora alla squadra di viceministri e sottosegretari per completare la compagine governativa. Tra i 5 Stelle Mattia Fantinati dovrebbe spostarsi dalla Pubblica Amministrazione al ministero dello Sviluppo Economico e al Turismo, sempre come sottosegretario. Confermati Manlio Di Stefano agli Esteri), Laura Castelli all'Economia e Stefano Buffagni agli Affari regionali. Quest’ultimo, però, potrebbe anche diventare viceministro alle Infrastrutture. Sembra intoccabile anche Angelo Tofalo (alla Difesa). Francesco D’Uva, attuale capogruppo alla Camera, potrebbe entrare nella squadra di governo così come Emilio Carelli, Vittoria Baldino, Luigi Gallo (area Fico), Giuseppe Brescia (area Fico), Vincenzo Presutto e Luca Carabetta.
Nel Pd per il ruolo di viceministro sono in corsa Emanuele Fiano (Interno), Antonio Misiani (Economia), Anna Ascani all’Istruzione e Gianpaolo Manzella allo Sviluppo Economico. Molte donne in corsa come sottosegretario: Lia Quartapelle (Esteri), Debora Serracchiani e Marina Sereni ma anche Lorenza Bonaccorsi, ora assessore in Regione Lazio, che potrebbe trovare una poltrona a Palazzo Chigi all’Editoria se Vito Crimi fosse promosso dal M5S come viceministro. Luigi Marattin avrà con ogni probabilità un ruolo in un ministero economico. Punto di domanda su Andrea Martella che potrebbe restare al Nazareno al fianco del segretario Nicola Zingaretti. Potrebbe essere richiamato al governo Giovanni Legnini che da ex vicepresidente del Csm potrebbe ricoprire il ruolo di sottosegretario o viceministro alla Giustizia. Sono in corsa anche Gianluca Benamati e Salvatore Margiotta. Tra i giovani circolano i nomi di Francesco Nicodemo per l’Innovazione e di Giacomo D’Arrigo già apprezzato capo dell’Ang (agenzia nazionale giovani).
Per Leu sembra certa la nomina a sottosegretario all’Ambiente di Rossella Muroni, già presidente di Legambiente ed ora deputata. Da non escludere anche l’inclusione di un paio di centristi per riequilibrare un asse che a molti osservatori appare del tutto sbilanciato a sinistra. In questo caso, ad essere promosso potrebbe essere Bruno Tabacci che per sostenere il Conte 2 ha rotto con la formazione di cui faceva parte, +Europa.