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Green Pass, niente sospensione dal lavoro, ma solo taglio dello stipendio

Modificato il decreto, tolta la parte relativa allo stop forzato dopo il quinto giorno di trasgressione. Il provvedimento entrerà in vigore dal 15 ottobre

Green Pass, niente sospensione dal lavoro, sì al taglio dello stipendio

L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. La variante delta dilaga ormai su tutto il territorio e il tasso di contagiosità è sette volte superiore al virus tradizionale. Preoccupa anche l'aumento dei bambini contagiati, conseguenza del ritorno a scuola in presenza. Il governo ha deciso così di rendere obbligatorio il Green Pass per tutti i lavoratori, del settore pubblico e privato. Ma il decreto legge - si legge sul Corriere della Sera - è stato modificato all'ultimo, prima di essere recapitato al Quirinale per la firma del capo dello Stato e di approdare in Gazzetta Ufficiale. Il decreto entrerà in vigore il 15 ottobre, ma alcune importanti decisioni sono già state prese: le regole per votare in sicurezza alle amministrative, le categorie e i tempi di somministrazione della terza dose e le modalità di controllo del green pass imposto ai lavoratori.

Nelle stanze del governo - prosegue il Corriere - si è deciso di cancellare un aspetto che aveva fatto molto discutere: la sospensione dei dipendenti pubblici e privati sprovvisti di certificazione verde. L’assenza ingiustificata resta, così come la perdita dello stipendio fino a quando la persona sorpresa senza passaporto di immunità non si mette in regola. Ma nel testo definitivo è saltato il passaggio per cui «a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione».