Guerra Ucraina, ombre su Conte e aiuti russi. E Di Maio si smarca sulle armi - Affaritaliani.it

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Guerra Ucraina, ombre su Conte e aiuti russi. E Di Maio si smarca sulle armi

Sospetti sulla missione di Mosca durante la pandemia. Intanto il ministro degli Esteri: "Inaccettabile il no sulle armi all'Ucraina"

Guerra Ucraina, i dubbi sugli aiuti russi sul Covid e su Conte

"La prima anomalia, che è la più ingombrante, ha a che fare coi tempi. Perché non più di venti ore, stando alle ricostruzioni del Copasir, sono trascorse dal momento in cui Conte ha concordato con un riluttante Lorenzo Guerini la formula definitiva della missione russa e il momento dell’atterraggio dei 13 quadrireattori decollati da Mosca sulla pista di Pratica di Mare. Venti ore in cui il premier ha modo di parlare con Vladimir Putin al telefono, stabilire i dettagli dell’operazione e dare il suo via libera. Dunque il Cremlino aveva già la certezza che quegli aerei sarebbero potuti arrivare in un aeroporto militare di un paese Nato, con tutte le autorizzazioni e le procedure del caso già sbrigate?"

E' uno di quelli che il Foglio definisce "punti oscuri" della tanto dibattuta vicenda degli aiuti russi all'Italia durante la pandemia di Covid-19, tornati di attualità dopo le minacce del Cremlino al ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Non è finita. "Gli altri punti oscuri della vicenda hanno a che vedere con le spese del viaggio, che sono state stranamente accollate al governo italiano, e con l’eventuale presenza di nostri funzionari di intelligence tra gli accompagnatori che hanno scortato i 104 membri dell’equipaggio russo, composto anche, da come è stato accertato dal Copasir, da “personale dei servizi segreti” di Mosca", scrive il Foglio.

Non si tratta dell'unica grana per il leader del M5s, che deve anche tenere sotto controllo l'ennesimo fronte di scontro aperto con l'ingombrante ministro degli Esteri Luigi Di Maio.  Secondo il titolare della Farnesina, il Movimento è "una forza di governo che deve saper rispettare gli impegni, in linea con la sua collocazione. Che per me è chiara" e il no alla spedizione di armi è ritenuto "inaccettabile" secondo quanto scrive il Corriere della Sera. "Se Di Maio prende le distanze dal leader M5S che minaccia di votare contro l’accordo sancito in sede Natoèperché la questione ha dimensioni sovranazionali. Rischia di minare «l’affidabilità dell’Italia agli occhi degli alleati»".

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