Politica

Giuseppe Conte: I giornaloni mondiali cominciano ad apprezzarlo.

Giuseppe Vatinno

Die Welt, giornale tedesco, elogia Giuseppe Conte.

Giuseppe Conte sbarca in Europa e da lì nel mondo.

Giornali, giornalini e, soprattutto, giornaloni cominciano a capire che in Italia tira aria nuova.

Naturalmente per certi potentati è dura mandarla giù.

Ed infatti troviamo il solito New York Times che titola: "In una nuova minaccia alla Ue, i populisti italiani ottengono luce verde per il governo", mentre il Wall Street Jiurnal parla di “novizio della politica”, bontà sua. Sempre restando negli Usa, non è ostile Bloomberg:

https://www.bloomberg.com/news/articles/2018-05-21/italy-s-di-maio-proposes-law-professor-conte-for-premiership

Il Financial Times non è ai livelli di isteria dell’Economist, di proprietà della Famiglia Agnelli, ma un po’ di strizza ce l’ha: “Conte premier. Preoccupazione dell’industria”. Più impaurito il Times con un titolo degno di la Repubblica che soffre, come noto, di populistite, cioè di avversione al populismo: “Allarme Ue, mentre i populisti scalano il potere” Le Monde strilla sul “novizio della politica”, mentre Le Figaro è colpito dalla frase sull’ Avvocato degli italiani” pronunciata da Conte su sé stesso. Che deve averli impensieriti causa i precedenti della Rivoluzione Francese.

Positivo il giudizio del tedesco Die Welt: "Il Presidente della Repubblica dà l’incarico per la formazione del governo al giurista Conte”.

Quest’ultimo giornale, essendo tedesco, è particolarmente significativo.

Nell’articolo ricostruisce la storia professionale del professor Conte soffermandosi sui suoi positivi aspetti caratteriali come l’equilibrio e la simpatia:

https://www.welt.de/politik/ausland/article176566021/Designierter-Premier-Italiens-Giuseppe-Conte-der-grosse-Unbekannte.html

Comunque strani questi elogi per un giornale tedesco. Vuoi vedere che i tempi sono veramente cambiati? Anche in Germania.

Fa naturalmente eccezione il  solito Jan Fleischauer del Der Spiegel che definisce gli italiani "barboni". Detto da chi ha fatto dello sfruttamento economico dei popoli una abitudine, può suonare quasi come un complimento.

Insomma, dopo un primo momento di spaesamento pare che all’estero abbiano capito che come in Austria ed Ungheria la situazione è cambiata sotto l’impulso della volontà popolare e si stiano abituando.

Come si dovrà abituare l’Ue ad una nuova Italia non più remissiva e prona nei confronti di Bruxelles.