Politica

Il Cts avvisa Draghi:"La situazione nelle terapie intensive si sta aggravando"

Gli scenziati hanno portato all'incontro a Palazzo Chigi i dati, e non sono incoraggianti: "Le varianti avanzano"

Il Cts avvisa Draghi: "La situazione nelle terapie intensive si sta aggravando"

Il governo Draghi si appresta a varare un nuovo provvedimento per combattere l'emergenza Coronavirus. I dati sui contagi sono in peggioramento e il premier è deciso ad intervenire in tempi brevi, in discontinuità con il precedente esecutivo guidato da Conte. Il presidente - si legge sul Corriere della Sera - vuole che gli italiani siano informati con anticipo e così per questa volta potrebbe arrendersi allo strumento del Dpcm. «I cittadini non sono sudditi — ha ammonito Draghi, determinato a firmare entro il fine settimana —. Le decisioni non possono essere calate dall’alto all’ultimo minuto, la gente deve avere il tempo di informarsi e organizzarsi». Mario Draghi sceglie di continuare sulla linea della massima cautela. Nessuna riapertura, non ancora.

Gli scienziati saliti a Palazzo Chigi hanno portato dati e tabelle per nulla incoraggianti e il presidente del Consiglio, che pure non è sordo alle pressioni politiche di chi invoca l’allentamento dei divieti, intende muoversi sulla base dei numeri e della curva del virus. Lasciando Palazzo Chigi dopo il vertice con i ministri Speranza, Franco, Patuanelli, Giorgetti, Franceschini, Gelmini e Bonetti, - prosegue il Corriere - il coordinatore del Cts Miozzo ha provato a tranquillizzare: «Non abbiamo descritto una situazione di catastrofe imminente». Ma Locatelli e Brusaferro non hanno nascosto quanto gli scienziati del comitato siano «spaventati dall’aggravarsi della situazione nelle terapie intensive». In questo quadro di nuovo drammatico, con la terza ondata che ha preso in pieno Brescia e non solo, Speranza invita a muoversi "nel solco della linea europea, che non è certo riaprire tutto".