Politica
Inno dell'Urss per la Cgil davanti a Landini. Malan (FdI): "Si dimetta"
Cgil: inno Urss, FdI: "Landini si scusi e condanni pubblicamente quanto avvenuto"
Cgil: inno Urss, FdI critica sindacato e chiede scuse a Landini
"Landini si scusi e condanni pubblicamente quanto avvenuto ieri a Bologna al Circolo Arci San Lazzaro di Savena: l'elezione del segretario locale della Cgil è stata salutata con l'inno dell'Urss. È un'offesa alle tante vittime del popolo ucraino che combattono per la libertà. E Landini, che era presente all'evento, ne prenda immediatamente le distanze". A chiederlo è il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti. A cui si aggiunge anche il presidente dei senatori, Lucio Malan: “Landini chiarisca o si dimetta. È inaccettabile che l’elezione del nuovo segretario della Cgil di Bologna, alla presenza dello stesso Landini, sia salutata dalle note dell’inno sovietico. Sempre che l’intento non fosse quello di celebrare la Russia di oggi visto che nel 2000 Vladimir Putin lo reintrodusse - cambiando in parte il testo - come inno della Federazione Russa, sostituendo il Canto Patriottico di epoca zarista, inno nazionale dal 1991. Si tratta di un episodio incredibile. Come si può celebrare una dittatura responsabile di milioni di morti, tra i quali milioni di ucraini sterminati per fame nel Holodomor negli anni ‘30, del tutto incompatibile con i valori della nostra Repubblica? Ci attendiamo perciò un immediato chiarimento da parte della Cgil, ed a nessuno venga in mente di parlare di goliardi”, incalza il capogruppo di FdI.
"Quanto accaduto a Bologna, dove l'elezione del segretario locale della Cgil è stata salutata con l'inno dell'Urss, fa comprendere come ancora oggi ci sia chi, ai vertici della Cgil, si rifaccia a un passato buio del secolo scorso, ignorando i milioni di morti fatti dall’URSS e dal Comunismo in tutto il mondo. Se non vi sarà una immediata condanna da parte del segretario Landini questo fatto farà totalmente venir meno la credibilità del sindacato nelle proprie istanze facendole apparire come mere lotte ideologiche e non legate alla tutela dei lavoratori”, aggiunge Gianluca Vinci, deputato di Fratelli d’Italia, mentre per Alice Buonguerrieri si tratta di "una scena surreale e fuori dal tempo, una scena che lascia basiti e senza parole, e particolarmente grave visto il momento geopolitico".
“Alla faccia dei campioni della libertà e della democrazia. Questa sinistra dimostra giorno dopo giorno tutta la sua ipocrisia", dichiara il vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Raffaele Speranzon. “L’inno dell’Urss per acclamare il nuovo segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli. Stiamo tornando indietro con la storia, una storia macchiata del sangue di milioni di persone. Sarebbe il caso che Maurizio Landini spiegasse quanto accaduto perché è davvero un fatto inaccettabile, oppure che rassegni le sue dimissioni in caso di silenzio”, chiede il senatore Michele Barcaiuolo.
"È una vergogna. Riteniamo a questo punto doveroso che il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, presente all’evento senza prendere le distanze dall'episodio, si dimetta immediatamente. Non è tollerabile, infatti, che la più grande organizzazione sindacale italiane abbia simpatie per il sanguinario totalitarismo comunista”, scandisce Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.