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Politica
Italicum, depositata la sentenza della Consulta. "Premio ballottaggio lesivo"

Italicum: depositata sentenza Consulta


E' stata depositata la sentenza con cui la Corte Costituzionale spiega perche', il 25 gennaio scorso, sanci' la parziale illegittimita' dell'Italicum. I punti bocciati dalla Consulta riguardavano, in particolare, il ballottaggio e la liberta' di opzione per i capilista eletti in piu' collegi. La sentenza, lunga 100 pagine, e' firmata dal presidente della Corte, Paolo Grossi, e dal giudice relatore Nicolo' Zanon.


Italicum: Consulta, con premio e soglia no gravi distorsioni


La soglia di sbarramento introdotta con l'Italicum "non e' irragionevolmente elevata" e "non determina di per se', una sproporzionata distorsione della rappresentativita' dell'organo elettivo". Lo scrivono i giudici della Consulta nelle motivazioni della sentenza sull'Italicum (n.35/2017). La Corte evidenzia che "non puo' essere la compresenza di premio e soglia, nelle specifiche forme ed entita' concretamente previste dalla legge elettorale, a giustificare una pronuncia di illegittimita' del premio: ben vero che qualsiasi soglia di sbarramento comporta un'artificiale alterazione della rappresentativita' di un organo elettivo, che in astratto potrebbe aggravare la distorsione pure indotta dal premio".


Italicum: Consulta, premio ballottaggio e' lesivo


"Le modalita' di attribuzione del premio attraverso il turno di ballottaggio determinano una lesione" perche' per come e' congegnato l'Italicum "il premio attribuito al secondo turno resta un premio di maggioranza e non diventa un premio di governabilita'". Per questo tale premio deve essere vincolato all'esigenza costituzionale "di non comprimere eccessivamente il carattere rappresentativo dell'assemblea elettiva e l'eguaglianza del voto". Lo scrive la Corte Costituzionale nelle motivazioni sull'Italicum.


Italicum, Consulta: Necessarie maggioranze parlamentari omogenee


"La Costituzione, se non impone al legislatore di introdurre, per i due rami del Parlamento, sistemi elettorali identici, tuttavia esige che, al fine di non compromettere il corretto funzionamento della forma di governo parlamentare, i sistemi adottati, pur se differenti, non devono ostacolare, all'esito delle elezioni, la formazione di maggioranze parlamentari omogenee". Così la Consulta nelle motivazioni con le quali sono è stata sancita la parziale illegittimità dell'Italicum. "Fermo restando - si legge nelle 100 pagine della Consulta - quanto appena affermato, questa Corte non può esimersi dal sottolineare che l’esito del referendum ex art. 138 Cost. del 4 dicembre 2016 ha confermato un assetto costituzionale basato sulla parità di posizione e funzioni delle due Camere elettive".

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