Politica

La destra elegge La Russa e Fontana e la sinistra non riesce nemmeno a reagire

Di Lorenzo Zacchetti

Troppo facile ironizzare sui foglietti di Berlusconi e le liti nel centrodestra: il "campo largo" non ha più un popolo da portare in piazza

La sinistra tra il sindacalista e il minimo sindacale

Scusate, qualcuno ha notizie della sinistra? Il campo largo è morto in culla e quindi non c’è molto di nuovo sul tema, eppure fa sinceramente impressione il balbettio di questa parte politica di fronte a un esordio che più provocatorio di così non avrebbe potuto essere.

In un Paese meno bizzarro, una sinistra degna di questo nome avrebbe fatto fuoco e fiamme di fronte alla scelta di due figure divisive come La Russa e Fontana per la presidenza delle camere, ruolo istituzionale di garanzia.

Sarebbe stato il minimo sindacale, soprattutto dopo una campagna elettorale nella quale Giorgia Meloni ha avuto facile gioco nel silenziare chi agitava i fantasmi del fascismo e dell’attacco alla legge 194. 

E invece niente, fatta salva qualche riunione autoconsolatoria nei circoli e gli immancabili post sui social nei quali si prendono di mira le difficoltà del centrodestra, che litiga anche di fronte alle telecamere. Un po’ poco, data la situazione.

C’è più sinistra nella scelta di Aboubakar Soumahoro, che in tutte le restanti manifestazioni di un’area in stato comatoso. Il sindacalista dei braccianti si presenta in Parlamento con gli stivali da lavoro ancora sporchi di fango e esibisce il pugno chiuso, simboli forti per rivitalizzare una parte politica più debole che mai. Il sindacalista c'è, per il minimo sindacale aspettiamo tempi migliori.