Politica

Lega: "Da Repubblica istigazione all'odio". Feltri scrive all'ordine dei giornalisti

LEGA: VERDELLI, 'TITOLO REPUBBLICA? E' UNA SINTESI, POLEMICA INESISTENTE'

Scoppia il caso per il titolo di Repubblica di oggi 'Cancellare Salvini' con il quale il quotidiano diretto da Carlo Verdelli ha presentato l'intervista in cui il capogruppo del Partito Democratico alla Camera Graziano Delrio sostiene che non basta modificare i decreti sicurezza ma serva una nuova legge.

"Tanti bei discorsi sull'importanza della deontologia e della liberta' di stampa, contro ogni tipo di violenza, e poi si pubblica in prima pagina un titolo che e' pura istigazione all'odio. E' vergognoso il titolo di Repubblica di oggi. Peraltro, non essendo virgolettato e' chiaramente una scelta editoriale del direttore del quotidiano della famiglia Agnelli. Editore e direttore se ne assumano la responsabilita'". Cosi' Stefano Locatelli, responsabile Enti locali della Lega - e i sindaci della Lega Alessandro Canelli (Novara), Vincenzo Catapano (S. Giuseppe vesuviano - Na), Mario Conte (Treviso), Michele Conti (Pisa), Alan Fabbri (Ferrara), Giacomo Ghilardi (Cinisello Balsamo - Mi), Mario Guarente (Potenza) - commentano il titolo di apertura del quotidiano Cancellare Salvini.
 


Intanto Vittorio feltri ha scritto all’ordine dei giornalisti: "Cari colleghi dell’Ordine, stamane la Repubblica reca in prima pagina il seguente titolone di apertura: Cancellare Salvini.Non credo che l’intenzione del titolista fosse quella di cancellare con la gomma il capo della Lega. È una frase minacciosa che incita al linciaggio. Cosa sarebbe successo se Libero avesse scritto a caratteri cubitali: Cancellare la Segre? Segnalo a voi che non leggete i giornali ma processate i giornalisti politicamente scorretti questa perla democratica e antifascista. Sono curioso di vedere se sanzionerete Verdelli che pure è un direttore stimabile. Cordiali saluti. Vittorio Feltri".

LEGA: VERDELLI, 'TITOLO REPUBBLICA? E' UNA SINTESI, POLEMICA INESISTENTE' - Il titolo apparso oggi sulla prima pagina di 'La Repubblica' 'Cancellare Salvini', che ha generato la replica dello stesso leader della Lega, che ha parlato di 'istigazione a delinquere' e del direttore di 'Libero' Vittorio Feltri, che si chiede perché 'l'Ordine non cancella La Repubblica', "non è un auspicio ma una sintesi giornalistica di quello che dice Delrio in un'intervista sulle questioni legate all'immigrazione". A dirlo all'AdnKronos è il direttore de 'La Repubblica' Carlo Verdelli specificando che "nell'intervista c'è l'occhiello 'immigrazione'. 'Cancellare Salvini' non vuole dire cancellarlo come persona o come politico. E' una polemica pretestuosa che non c'è". Non si tratta di "un editoriale ma è la sintesi del pensiero di Delrio il quale dice che il governo deve cancellare i decreti Salvini sull'immigrazione come è stato chiesto dal Quirinale. Abbiamo riportato quello che ha detto Delrio, punto. Sarebbe diverso se, viceversa, ci fosse un editoriale con scritto 'cancellare Salvini'" perché in quel caso si tratterebbe di "un'opinione del giornale". Il giornale intanto ha risposto su Repubblica.it con una nota della direzione nella quale si afferma che l'ex ministro degli Interno "prende lucciole per lanterne: Repubblica ha riportato e sintetizzato in un titolo di prima pagina il senso di un'intervista al capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio sul tema delle politiche migratorie da cambiare, a partire dai decreti sicurezza - poi diventati legge - già criticati dal Quirinale. Trasformare la sintesi di un'intervista in un attacco personale è indebito e anche un po' indecente''.