Politica

Lega-Fi, intesa in alto mare: il nodo è la lista unitaria

Tutto bene tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini? Mica tanto. E' vero che sui programmi c'è un'intesa di massima, in particolare su immigrazione, fisco (flat tax), Legge Fornero, rapporti con la Russia di Putin ed Europa-euro. Ma sulla struttura del Centrodestra i rapporti tra l'ex Cavaliere e il leader della Lega sono in alto mare. Berlusconi durante il vertice di martedì sera a Villa San Martino ha prospettato a Salvini l'ipotesi di una lista unica che comprenda Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e fuoriusciti dell'Ncd non fedeli ad Alfano ma il giovane segretario del Carroccio, accompagnato dal potentissimo Giancarlo Giorgetti, ha risposto picche: la Lega non si fonde e sarà presente con il suo simbolo alle prossime elezioni politiche.

Il problema è che l'Italicum assegna il premio di maggioranza alla prima lista o prevede il ballottaggio tra le prime due se nessuna supera il 40%. L'ex premier ha obbiettato che in questo modo significa mandare al secondo turno Renzi e Grillo segnando così il suicido del Centrodestra. Ma Salvini ha replicato che se proprio vogliono possono entrare nelle liste del Carroccio e di NoiConSalvini.

Insomma, alto mare. L'unica soluzione, prospettata da Berlusconi, sarebbe quella di riuscire a modificare la nuova legge elettorale introducendo le coalizioni. Il premier, spaventato dalla forza dei 5 Stelle ai ballottaggi, potrebbe anche accettare. Per il momento, quindi, stand-by e mandato al leader azzurro di tentare di convincere Renzi a cambiare l'Italicum. Se così non fosse la costruzione di una lista unitaria di Centrodestra sarà molto, molto difficile. Grillo e il premier-segretario ringraziano.